Nell'Andalusia orientale, c'è forte preoccupazione per la mancanza d'acqua e i dati confermano che il settore agricolo sta vivendo una situazione eccezionale. Nella provincia di Granada, in particolare, il mese di ottobre - quando solitamente si registra un'importante quantità di pioggia che aiuta a riempire le falde acquifere dopo lo stress estivo - è stato eccezionalmente secco, registrando solo il 2% di precipitazioni rispetto ai valori medi del mese, mentre si è intensificata l'evapotraspirazione in quello che è stato l'ottobre più caldo dal 1961.
Ad Almuñecar, il settore agricolo affronta una situazione molto complicata perché le falde acquifere hanno raggiunto livelli critici, dopo diversi anni di precipitazioni insufficienti, una "incuria amministrativa" e la pressione su risorse idriche già esaurite. Ad affermarlo è Francisco Garcia, un agricoltore della regione.
"Le falde acquifere si sono salinizzate per la mancanza di piogge e perché non sono state riempite, Da anni chiediamo all'amministrazione di fare di tutto per evitare quello che sta accadendo ora, cioè che venga salinizzata la falda principale, intaccando i pozzi che alimentano l'irrigazione. Nessuno capisce perché, vent’anni dopo la costruzione delle dighe di Beznar e Rules, che hanno anche richiesto un investimento enorme, non siano state realizzate le condutture per distribuire l'acqua delle dighe".
"Il Consiglio comunale ha finalmente annunciato che riempirà la falda acquifera, ma è troppo tardi", ha dichiarato Francisco. "Contiene così tanto sale che è molto probabile che la quantità di acqua che andranno a immettere non sarà sufficiente ad abbassare i livelli di salinità, per renderla ottimale per l'irrigazione".
"La burocrazia amministrativa del Paese e il gran numero di dipartimenti che si scaricano la patata bollente gli uni con gli altri, allungano i tempi delle procedure al punto che, quando finalmente decideranno di fare qualcosa, non sarà più efficace", si è lamentato Francisco. "A questo punto, quello che ci serve è che dichiarino lo stato di emergenza, in modo che possano immediatamente mettere in atto tutte le azioni per cercare di risolvere questo problema. Per gli agricoltori non c’è più tempo".
"Il paesaggio di Almuñecar sta peggiorando giorno dopo giorno. Alcuni agricoltori hanno già potato le loro piantagioni. Hanno tagliato gli alberi da frutto lasciando solo mezzo metro di tronco e qualche ramo, e costringendoli a cadere in una sorta di dormienza. Tuttavia, se sopravvivranno, ricominceranno a produrre frutti solo dopo 2 o 3 anni. Altri coltivatori hanno deciso invece di abbandonare le piantagioni al loro destino".
"Chi di noi ha deciso di continuare, sta ricorrendo ai trattamenti chimici per cercare di aiutare gli alberi a superare la salinità dell'acqua, ma le piante sono impregnate e stanno subendo un forte stress idrico. Diventano più deboli e sono più esposte a malattie, come disseccamento dei rami della pianta".
"Stiamo parlando di oltre 3.000 ettari di colture subtropicali che rappresentano dal 50 al 60% del reddito della regione"
Per tutti questi problemi, il settore agricolo di Almunecar, con l’appoggio della popolazione, ha indetto, per il 14 dicembre, uno sciopero di 12 ore e una manifestazione davanti al municipio. L'obiettivo è dare visibilità alla situazione che sta attraversando il settore e la necessità di una soluzione a livello amministrativo. "Tutti quelli con cui parliamo ci dicono che ci sostengono e vogliamo che tutti, indipendentemente dalle loro inclinazioni politiche, si uniscano a noi il 14. Questo è un problema che non riguarda solo l'agricoltura, ma è anche un problema economico e sociale: quest'anno avremo perdite economiche, ma l'anno prossimo potrebbe non esserci reddito".
"Parliamo di oltre 3.000 ettari di colture subtropicali che rappresentano dal 50 al 60% del reddito della regione e di circa 8-9.000 famiglie che vivono di questa attività".
"La situazione è abbastanza grave per dichiarare lo stato di emergenza. Il problema attualmente colpisce Almuñecar, ma si sta espandendo lungo tutta la costa di Granada", ha dichiarato Francisco. "Mi piacerebbe pensare che si possano ancora salvare migliaia di ettari di colture tropicali e che i tecnici del Consiglio comunale o del Governo centrale, o anche le aziende collegate al settore, possano trovare una soluzione efficace, urgente e economicamente valida per garantire l'acqua. Questo è un problema che riguarda tutti noi, non solo gli irrigatori. Se i tubi sottomarini che forniscono acqua dolce alla popolazione di Almuñecar dovessero avere problemi, l'unica acqua disponibile nella falda risulterebbe salata e quindi non potabile".
"Secondo l'ultima analisi di laboratorio che ho eseguito nel mio pozzo, l’acqua risulta avere una conducibilità superiore a 7.100 µS/cm, oltre 2.100 mg/l di cloruri e 780 mg/l di sodio". I parametri dell'acqua per il consumo umano in Spagna sono di 2.500 µS/cm, 250 mg/l di cloruri e 200 mg/l di sodio.
Per maggiori informazioni:
Francisco García
+34 671 67 01 35
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