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Presentati tre progetti al Ministero

facciamoFiliera: una metamorfosi culturale per la rivisitazione delle tecniche di coltivazione

Daniela Barreca e Grazia Bozza sono founder di facciamoFiliera, una società di consulenza nata lo scorso luglio, con la mission di costruire un mondo agricolo migliore, in cui comunicazione, integrazione e aggregazione siano le basi dalle quali partire. Per saperne di più, ne abbiamo parlato con le due professioniste pugliesi, entusiaste e fiduciose nell'avere appena trasmesso al Ministero tre progetti di filiera, per un totale di 56 milioni di euro.

Da sinistra: Grazia Bozza e Daniela Barreca 

"È cominciata l'era della metamorfosi culturale, che con il tempo dovrebbe generare un cambiamento, una rivisitazione delle tecniche di coltivazione finora adottate e delle strategie di vendita - commentano Daniela e Grazia. Finora, a darci fiducia sono state 59 aziende operanti nella produzione primaria della Puglia, Basilicata e Sicilia, 5 realtà imprenditoriali di trasformazione e commercializzazione e 2 istituti, l'Università degli Studi di Basilicata e l'Istituto Euro-Mediterraneo di Scienza e Tecnologia di Palermo".

Le aziende stanno prendendo sempre più coscienza delle proprie potenzialità imprenditoriali, che molto spesso non vengono sfruttate a pieno. facciamoFiliera nasce dalla consapevolezza che il mondo agricolo, già alle prese con il cambiamento climatico, continua ad essere penalizzato e a navigare nell'incertezza, proprio per un'assenza della fattiva integrazione e interazione. Eppure ci sono intere regioni, specie quelle meridionali, in cui l'agricoltura rappresenta il caposaldo dell'economia locale. Entrare nella nostra community significa avere vantaggi consulenziali e assistenziali. Significa, inoltre, prendere parte a un mercato più equo e trasparente e garantire un prezzo minimo di acquisto ai produttori, oltre che essere beneficiari di contributi necessari, ad esempio, per l'ammodernamento delle attrezzature, macchinari e magazzini oppure per la realizzazione di nuovi impianti di coltivazione".

Uno dei filoni in cui si sta facendo un ottimo lavoro è proprio il  mandorlo, un frutto caratteristico del bacino del Mediterraneo. "Il mandorlo riguarda uno dei tre progetti che abbiamo presentato al Ministero dell'Agricoltura per il quale verranno destinati 16 milioni di euro (650mila euro agli enti di ricerca) da destinare alle imprese facenti parte del progetto".

"Per la frutta in guscio, si sta registrando un crescente interesse. E' una coltura a basso impatto idrico e tollerante alla Xylella fastidiosa. La gestione del prodotto finito permette inoltre un razionale collocamento sul mercato. Vogliamo creare una filiera intelligente e meccanizzata, che guarda con forte interesse al residuo zero. Le coltivazioni si valuteranno in base alla compatibilità pedoclimatica, scegliendo varietà possibilmente autofertili, monoseme, costanti nella produzione, resistenti a organismi nocivi e sfuggenti alle ormai frequenti gelate tardive". 

Per maggiori informazioni: 
"facciamo Filiera Srls"
+39 393 915 1555
[email protected]
www.facciamofiliera.it