Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Il commento di un grossista campano

Per il super esotico sarà un Natale senza troppe luci

Per comprendere la tendenza attuale nei mercati ortofrutticoli nazionali in previsione del Natale, FreshPlaza ha intervistato Francesco Cuomo (sulla destra, in foto), un grossista operante nella struttura mercatale di Pagani, in provincia di Salerno, e specializzato nell'import/export di frutta esotica.

"Innanzitutto bisogna fare una puntualizzazione - ci dice - Molte referenze esotiche sono divenute prodotti di largo consumo, disponibili e reperibili tutto l'anno. Ne sono qualche esempio banane, avocado, lime, ananas. Proprio per l'esotico di largo consumo, non ci sono stati particolari flessioni e c'è richiesta, mentre diverso è il caso del super esotico".

"Per le specialità come passion fruit, litchi, papaia, ciliegie controstagionali, frutto del drago - continua Cuomo - la richiesta è pressoché nulla. Queste, da sempre, costituiscono le referenze più richieste per le festività natalizie, ma quest'anno nessuno si sbilancia a fare acquisti azzardati, per merci di cui non si ha la certezza di vendita. Per ora si prevedono consumi di almeno il 30% in meno per queste referenze, rispetto al periodo pre-pandemia".

Si stanno verificando situazioni commerciali insolite anche per le referenze gettonate, come per esempio l'ananas.

"Solitamente, in questo periodo dell'anno, l'ananas subiva sempre un aumento di prezzo. Ma attualmente ci confrontiamo con prezzi non entusiasmanti e vendite che procedono a rilento. I produttori, dal canto loro, ci chiedono di proporre questi frutti a prezzi più elevati, ma quando sentono che il prodotto non si colloca facilmente, ci invitano a ritoccare al ribasso le quotazioni. "La fortuna" dei coltivatori è che, quest'anno, la resa è stata meno abbondante. In passato avremmo già avuto diversi ordini in programma, in questo momento dell'anno, ma allo stato attuale non abbiamo pre-ordini, che ci spingano a effettuare carichi importanti, e quindi non è il caso di correre rischi".

"Gli anni scorsi, le quotazioni spuntate da questa referenza si aggiravano intorno a 1,20/1,30 euro al chilo, ma adesso a stento riusciamo a venderle a 80 centesimi al chilo. Io però, a differenza dei miei colleghi - conclude Cuomo - mantengo uno spirito ottimista e credo che, come ogni anno, anche stavolta ci sarà la vendita di ananas per Natale. Anche se l'aspetto negativo di tutto ciò sta nel fatto che, a ridosso delle festività, i produttori aumenteranno il prezzo del carico dell'ultima nave che arriverà in Italia, gravando sul consumatore finale".