Nella tarda serata di sabato 3 dicembre, una violenta tromba d'aria ha colpito alcuni areali nel sud della Puglia, comportando perdite sia sul fronte produttivo sia su quello economico.
Serre distrutte
I danni causati dal fenomeno atmosferico sono circoscritti, ma hanno comunque interessato in modo particolare i comuni di Ugento, Lequile, San Pietro in Lama, Carmiano, Campi salentina e Novoli. Abbiamo sentito al telefono Antonio Rimo, titolare della ditta Ortofrutticola Rimo di Ugento, tra le aziende più colpite dalla tromba d'aria.
Coltivazione di patate
"Dove c'erano le nostre coltivazioni di zucchine e patate ora c'è un ammasso di lamiere. Le zucchine erano già in fase di raccolta, mentre per le patate mancava un mese. Parliamo di un ettaro di serre completamente distrutto, sul quale avevamo completato l'installazione della plastica di copertura proprio sabato mattina, qualche ora prima del disastro", commenta tra rabbia e dispiacere il produttore salentino.
Ad andare persi sono stati anche gli impianti di riscaldamento. "In base alle prime stime - riprende Rimo - i danni ammontano a circa 100mila euro solo per le strutture serricole. A questi poi vanno aggiunte le perdite dei bruciatori e di altre attrezzature necessarie per la gestione agronomica. Fortunatamente, l'evento climatico è durato poco e ha interessato solo una parte delle coltivazioni, altrimenti il bilancio ora sarebbe stato drammatico. Il cambiamento climatico è ormai un dato di fatto. Noi agricoltori dobbiamo essere pronti a tutto. Il problema è che se questi fenomeni diventano ordinari, per le imprese si fa difficile rialzarsi. Contro la violenza climatica non esistono strutture capaci di reggere. Le assicurazioni sono, secondo me, l'unica arma possibile".