Da un po' di tempo i prezzi all'origine delle cipolle sono in aumento, ma ora anche quello dei sacchi ha fatto un bel salto. "L'umore è quindi buono. Dal punto di vista europeo c'è un numero considerevolmente inferiore di cipolle e questo dovrebbe offrire opportunità nella seconda metà della stagione, anche se rimane incerto il limite massimo", osserva Eric Moerdijk della stazione di classificazione e confezionamento Monie.
Secondo il confezionatore, l'aumento dei prezzi non sta portando a un calo della domanda per il momento. "Non abbiamo più le cifre di esportazione dell'anno scorso, ma se si considera che i prezzi sono quasi raddoppiati rispetto allo stesso periodo, non possiamo assolutamente lamentarci delle esportazioni", afferma Eric.
"Inoltre, le scorte presso i trasformatori non sono enormi. Tutti cercano di mantenere i propri stock, ma non ci sono grandi eccedenze. Anche per questo motivo siamo riusciti ad aumentare il prezzo dei sacchi. La capacità è ben lungi dall'essere utilizzata, ma non è necessario che lo sia. Nel frattempo le cipolle dorate sono più costose di quelle rosse, che si trovano a questo livello da più tempo".
"Ci si chiede sempre se il prezzo possa salire troppo, ma nel caso ci sia una reale carenza di cipolle, non so se la quotazione avrà un tetto. Inoltre, con questi prezzi è più probabile che la concorrenza sia dietro l'angolo. Nel frattempo la domanda natalizia sta iniziando ad esplodere; a causa dell'aumento dei prezzi, i supermercati sono ansiosi di strutturare i programmi per dicembre", continua Eric.
Dal punto di vista della qualità, le cipolle rimangono un problema, osserva il confezionatore. "Il Fusarium è stato una sfida per tutta la stagione. Spero che i lotti più colpiti siano già stati commercializzati. Dobbiamo stare attenti anche alla germogliazione e alla compattezza della buccia".
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