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Parla la presidente del C.A.U.T

Uva da tavola: una manifestazione per non dimenticare

La campagna dell'uva da tavola si può considerare ormai terminata, ma resta l'amarezza e il ricordo di una stagione difficile, caratterizzata da un blocco delle vendite e quotazioni molto basse, specie per le cultivar tradizionali. C'è chi, però, per non dimenticare quanto accaduto e chiedere ristori alle autorità competenti, sta pensando di organizzare una manifestazione nelle prossime settimane. Il promotore è il C.A.U.T, il Comitato Agricoltori Uva da Tavola, recentemente costituito e presieduto da Antonella Nacherlilla (in foto sotto), la quale ci racconta quanto segue.

"Stiamo organizzando una protesta pacifica, che riteniamo possa svolgersi a Bari subito dopo il periodo natalizio. L'obiettivo è quello di rivolgerci al Governo centrale e al ministro Lollobrigida, chiedendo interventi urgenti e aiuti economici per far ripartire senza indebitamenti le centinaia di viticoltori che quest'anno hanno sofferto a causa della crisi di mercato. Vogliamo alzare la voce e far capire che anche noi siamo una priorità. Un'occasione per ringraziare pubblicamente la regione Puglia, per l'impegno che sta mostrando nella difficile ricerca di fondi, necessari a rifondere i produttori e sopperire quindi alla mancanza di reddito che si è registrata durante la scorsa campagna".

La manifestazione, la cui data è ancora da stabilire, vuole coinvolgere i produttori di tutte le province produttive pugliesi (Bari, Taranto, Foggia Brindisi e BAT), ma anche di Basilicata e Sicilia, compresi tutti quei sindaci e commercianti che vorranno unirsi al grido d'allarme del C.A.U.T

"Chi pensa che la crisi sia terminata con la conclusione della stagione, si sbaglia di grosso - ribadisce la presidente - Basta farsi un giro tra le campagne per capire le perdite che abbiamo sofferto. Molti ritengono che il comitato voglia fare la guerra alle istituzioni, ai commercianti, alle insegne della Gdo, ma ciò è assolutamente errato. Vogliamo soltanto che venga riconosciuto il giusto valore alla nostra merce. La mission è quella di sradicare un sistema speculativo e di non tracciabilità dei nostri prodotti, che continua a penalizzare l'ortofrutta italiana".

"Quest'annata non può finire nel dimenticatoio, anche perché il problema si ripresenterà nella prossima stagione. Senza entrate, come possiamo tagliare nostri impianti tradizionali per convertirli a varietà seedless redditizie? La questione non è attendere che le nuove piante entrino in produzione, ma è non potersi permettere tali investimenti. Gli agricoltori non hanno i soldi per affrontare queste spese, proprio perché i profitti quest'anno sono stati quasi pari a zero. A testimoniarlo, sono i frutti ancora pendenti nei campi".

Per maggiori informazioni:
C.A.U.T (Comitato Agricoltori Uva da Tavola)
Antonella Nacherlilla (Presidente)
+39 349 567 3861
[email protected]