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Le considerazioni del Ceo Francesco Pugliese sul 2022 di Conad, tra crescita e inflazione

"L'acqua era poca e la papera Italia ha faticato a galleggiare"

"Il 2022 di Conad si chiude con numeri di cui siamo fieri. Il nostro fatturato è cresciuto dell'8,5% e stimiamo che arrivi a fine anno a 18,4 miliardi di euro. La nostra quota di mercato è salita ancora, al 15,03% nel primo trimestre. I nostri prodotti a marchio continuano ad avere successo, con una quota sul Largo consumo confezionato del 32,4% a ottobre". Così scrive Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, attraverso il suo account LinkedIn.

"Il 2022 è stato un anno che ha richiesto grande coraggio. L'acqua era poca e la papera Italia ha faticato a galleggiare. L'anno scorso, di questi tempi, avevamo già lanciato l'allarme inflazione. L’abbiamo visto avverarsi ed evolvere in una diminuzione dei volumi, nella recessione e in un calo della fiducia".

"Continuare a mantenere la nostra performance nel 2023 sarà complesso - sottolinea Pugliese - Abbiamo un piano di investimenti importante e una capitalizzazione che ci permettono di lavorare per crescere. Abbiamo strategie commerciali, come Bassi&Fissi in cui crediamo dal 2013, votate al sostegno attivo ai consumi delle famiglie, ma ora serve altro. Passata la prima fiammata inflattiva, che è stata prevalentemente assorbita da noi della Distribuzione, serve cambiare passo".

"La Distribuzione non ha più spazio per continuare ad assorbire parte degli aumenti di listino, ed è ora che le intere filiere facciano un’azione di responsabilità. Occorre un accordo, almeno per il primo trimestre 2023, che blocchi gli aumenti, permettendoci di lavorare assieme per analizzare l’evoluzione dei costi, per esempio di energia e materie prime. Dobbiamo darci l'obiettivo di arrivare ad aprile con una strategia di azione condivisa per gestire questa faccenda".

"Ispiriamoci a Sergej Bubka, straordinario atleta ucraino che tra il 1984 e il 1994 ha fatto vedere al mondo che cosa significa migliorarsi, di volta in volta, stabilire un record dietro l'altro e non accontentarsi di averne affermato uno - conclude il Ceo di Conad - Se questo diventa l'atteggiamento di tutti, non smetteremo di fare fatica, ma potremo condividerla e godere tutti assieme dei nostri successi futuri. Come una comunità".