Fino a tre giorni fa, le temperature sono state mediamente miti, tanto che le gemme di alcune drupacee si sono, come si dice in gergo, "mosse", cioè hanno dato primi segnali di risveglio. Ma ora sono tornate le basse temperature, più consone al periodo, e con esse le preoccupazioni degli agricoltori.
Glenda Vignoli, della zona di Riolo Terme (Ravenna) nei giorni scorsi ha fotografato alcune gemme dei suoi albicocchi che davano segni di ingrossamento. E, inoltre, ha fotografato un capnodio, un coleottero che deposita le uova nel colletto delle piante e le cui larve recano gravi danni al legno. In questa stagione, il capnodio non dovrebbe essere già in attività.
La sagoma scura del Capnodio
Altra foto arriva da Samuele Pirazzini, potatore della provincia di Ravenna il quale, durante il suo lavoro, ha fotografato delle piante di susino Angeleno già pronte alla fase di "smazzamento" delle gemme.
Abbiamo interpellato a tal proposito Andrea Grassi, responsabile tecnico di Apofruit. "Le temperature medie del mese di gennaio hanno indotto le piante ai primi segnali di risveglio. Fortunatamente, la fase pare essersi arrestata giusto in tempo grazie alle nebbie e al repentino abbassamento delle temperature di questi ultimi due giorni. Al momento, quindi, non si registrano danni, in quanto le gemme sono ancora tutte chiuse. L'auspicio è che l'andamento stagionale sia regolare fino a primavera inoltrata, senza ritorni improvvisi di freddo".