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La spiegazione di un agronomo

Aratro talpa, meglio non sottovalutarlo

L'impiego dell'aratro talpa per l'aerazione dei suoli è una tecnica conosciuta da oltre mezzo secolo, con l'avvento delle macchine a elevata potenza, ma che continua ad avere una certa validità quando si vuole ottenere un giusto equilibrio tra contenuto di umidità del suolo e ossigeno, vitale per le radici e per gli organismi tellurici.

I suoli, per effetto della forza gravitazionale e per l'azione battente degli agenti atmosferici, tendono a compattarsi, diventando meno ospitali. L'apertura periodica di una fenditura stretta e profonda consente di aumentare la permeabilità, senza stravolgere i delicatissimi equilibri esistenti tra la frazione vivente (organismi di varia natura, microrganismi, radici) e la frazione minerale e organica.

L'agronomo Vito Vitelli ci spiega perché l'impiego di questa attrezzatura da campo è importante nella gestione ottimale di un arboreto.

Occorrono trattrici che abbiano una potenza di almeno 80 cv per l'utilizzo di un buon aratro talpa

"Questo aratro effettua uno squarcio centrale tra le due file, profondo circa 70-80 cm, dove il sistema radicale non è presente. È una operazione che va effettuata una sola volta l'anno su tutte le specie arboree, come agrumeti, pescheti, diospireti, noccioleti, uliveti, etc. Lo scopo è quello di consentire un arieggiamento del suolo, anche su quei terreni ricchi di cotico erboso. Il periodo ideale va da novembre a fine febbraio, quando si ha una maggiore necessità di smaltire l'acqua in eccesso", spiega il tecnico.

Aratro talpa: telaio che consente di agganciarsi alla trattrice e un organo di lavorazione formato da due estremità. In quella posteriore è posta una sfera che consente di definire un cunicolo in profondità.

Gli aratri talpa sono dei ripuntatori con una sfera nella parte posteriore. I modelli in commercio sono molteplici. "L'efficacia dell'operazione dipende da due cose - riprende Vitelli - Dalle distanza tra le due file e dalla profondità dello squarcio. Quindi minore è la distanza tra le due file e maggiore è la profondità della fenditura centrale, maggiore sarà l'efficienza dell’operazione. Il risultato migliore si ottiene quando l'attrezzo viene utilizzato su una coltivazione con baulatura".

Esempio di impiego di aratro talpa in un agrumeto coltivato in ambiente umido.

Negli anni, il mancato arieggiamento del suolo potrebbe diventare un problema, poiché esso tende a compattarsi come conseguenza della non coltura o del passaggio dei mezzi.

Impiego aratro talpa in un mandorleto

"Se invece la stagione autunno-vernina si presenta particolarmente asciutta, questa operazione va comunque eseguita. Infatti, se il terreno è arido, creando questo squarcio si favorisce l'aumento delle riserve, specie durante le abbonanti precipitazioni. L'acqua dunque scorre in superficie sul cotico erboso, senza creare erosione, e si infiltra quando incontra la fenditura dell'aratro talpa, andando ad incrementare le risorse idriche nel sottosuolo, vitali in particolare per le coltivazioni in asciutta. Attenzione, però, questa operazione non va effettuata nel periodo estivo, quando la perdita di umidità nel terreno è già molto elevata a causa delle alte temperature".

Per maggiori informazioni:
Agronomo Vito Vitelli
+39 3392511629
[email protected]
vitovitelli.blogspot.com