Domesticare essenze spontanee della flora locale e creare un prototipo per l'essicazione e la conservazione dei vegetali, che sfrutta una nuova tecnologia innovativa. Queste le prime risultanze di un progetto di ricerca dal titolo "Valori", condotto dal Dipartimento di Farmacia dell'Università degli studi di Salerno, con relatore scientifico il Prof Vincenzo de Feo, in partenariato con l'Azienda agricola Caselle di Pontecagnano Faiano(Salerno) e il CRAA Improsta.
Domesticazione e coltivazione specie spontanee
VALORI, che sta per "VALORIzzazione delle specie orticole e aromatiche proprie della biodiversità Campana destinate alla produzione di nuovi alimenti e spezie ad alto valore attraverso nuove tecnologie di processo" –in sintesi, L'innovazione al servizio della biodiversità". E' un progetto di ricerca che si pone due obiettivi: valorizzare la biodiversità campana spontanea, ormai messa a rischio dai cambiamenti climatici e dall'effetto delle monocolture; mettere a punto una nuova tecnologia di disidratazione e e conservazione, che preservi le proprietà chimiche e organolettiche del prodotto, ma anzi ne migliori caratteristiche come la commestibilità, sicurezza alimentare, funzionalità, gradevolezza e conservabilità nel tempo.
Caratterizzazione e analisi delle specie domesticate
"Abbiamo messo a punto un nuovo prototipo che sfrutta in modo continuato e sinergico due tecnologie: quella delle onde elettromagnetiche e del sottovuoto. In questo modo, rispetto ai metodi classici di essicazione che disidratano il prodotto in almeno 24 o 48 ore, con questa tecnologia innovativa è possibile un'essicazione rapida, che avviene in 1 sola ora e a temperature inferiori a 40°C. Questo non altera le caratteristiche qualitative del prodotto". E' quanto dichiara Francesco Manna, tecnologo alimentare del progetto Valori.
Progettazione e realizzazione prototipo
"Questo macchinario - dice Manna - è in grado di disidratare e conservare i vegetali, preservandone le componenti organolettiche, le caratteristiche fisiche, chimiche e nutrizionali. E' stato concepito in primis per le erbe aromatiche e officinali, per le quali conta la qualità del prodotto più che i volumi prodotti, ma è versatile, perché questa tecnologia può essere usata anche per la frutta e la verdura".
Con VALORI, la ricerca scientifica si è alleata alle aziende agricole. Infatti il prototipo in questione è un esempio virtuoso di economia circolare poiché è stato creato per valorizzare i sottoprodotti agricoli. Mediante infatti la creazione di nuovi prodotti, è possibile diversificare l'offerta aziendale e affacciarsi a nuovi mercati e a segmenti commerciali che spaziano dagli snack ai trasformati, dall'uso farmaceutico a gli integratori alimentari.
Prodotti trattati nel progetto, dall'alto valore organolettico e nutrizionale
"Queste tecnologie di essicazione alternative - prosegue De Feo, responsabile scientifico del progetto - sono state applicate su varie specie aromatiche dapprima spontanee e poi domesticate. A tal proposito, dopo aver effettuato un censimento delle erbe spontanee aromatiche della Campania, abbiamo provato a domesticarle, effettuando prove di coltivazione. Siamo riusciti a domesticare l'origano bianco e rosso, la rucola selvatica (Diplotaxis tenuifolia), il finocchietto selvatico, la portulaca, l'aglio orsino, l'aglio neapolitanum e l'aglio triquetrum. Le prove di coltivazione di queste specie sono state effettuate sia in serra sia in pieno campo presso l'azienda Caselle, partner del progetto, ma la conservazione in vivo del germoplasma è avvenuta nel giardino dell'Azienda Improsta".
"Da marzo - conclude De Feo - sarà possibile visitare l'azienda Caselle, che potrà mostrare sia le piante domesticate in coltivazione sia il prototipo realizzato. Contiamo di concludere il progetto a giugno, organizzando un evento finale divulgativo".
Il progetto Valori, approvato nel 2019, è stato finanziato dal PSR 14.20 nell'ambito della misura 16.1.2 che prevede la ricerca in partenariati per innovazione di processo e di prodotto. Al gruppo di ricerca coordinato da Vincenzo De Feo hanno partecipato: Francesco Manna, Marco Apicella, Giuseppe Amato, Lucia Caputo e Flavia Polito. E' doveroso un ringraziamento a Pietro Caggiano del Vivaio Covimer.
Per maggiori informazioni:
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progettovalori.it