"Sentiamo dire molto spesso che in futuro dovremo abituarci al cambiamento climatico, che dovremo conviverci e che quindi è necessario organizzarci nel merito. Il progetto inkarta-Cosmec va in una direzione di contenimento/contrasto a questo cambiamento, consapevoli che il nostro futuro dipenderà dai nostri comportamenti orientati alla sostenibilità. In questi giorni siamo molto provati dall’alluvione che ha allagato Cesena: viviamo a ridosso della città e mai come in questa occasione siamo angosciati dal pensiero di quanto la mano dell’uomo abbia accelerato un processo che vede il clima ormai fuori controllo”. Così Giuseppe Merloni, Ceo per il settore ortofrutta dell'azienda italiana inKarta.
In In foto: Giuseppe Merloni, Ceo per il settore ortofrutta dell'azienda italiana inKarta, Gianni Aloisi e Abori Chet soci fondatori di inkarta.
"Il progresso e la comodità ci invitano a compiere scelte, utili, comode, accattivanti. L'azione di andare oltre il consumismo tipico della filosofia dell'usa e getta che ha saldato i pilastri dell'industria post bellica fondata sul consumismo, non ha fatto i conti con l'inquinamento che si è generato. Solo oggi ci accorgiamo che le nostre scelte dovrebbero essere rispettose del Pianeta e calibrate quindi sugli effetti nel lungo periodo. Gli esperti della comunità Europea stanno studiando un regolamento che ha come obiettivo la riduzione dell'inquinamento da imballaggi e di rendere tutto il resto riutilizzabile o riciclabile entro il 2030. Inkarta-Cosmec ha lo scopo di offrire un'alternativa più sostenibile, in linea con i requisiti espressi dalla comunità Europea".
Proporre quindi alternative sostenibili in modo tale che "i rifiuti da imballaggi" diventino nuovamente materia prima da riutilizzare, riciclare, nell'ottica del minor impatto possibile sull'ambiente".
Proponiamo una tecnologia di materiali flessibili a base carta per il confezionamento di ortofrutticoli che permetta di:
- allungare la shelf-life della merce.
- controllare l'umidità relativa all'interno della confezione.
- proteggere dai raggi UV che causano ossidazione o inverdimento da solanina.
- rallentare la disidratazione dei prodotti in maniera naturale.
- ridurre le contaminazioni da batteri e virus.
"Per produrre carta - conclude Giuseppe Merloni - è necessario piantare foreste, nell'ottica di ridurre la quantità di CO2 nell'aria.
I numeri che ci fornisce Comieco sulle emissioni di CO2 dell'industria cartaria sono in positivo: le piante per la produzione di carta FSC impiegano circa 8 anni per diventare produttive, durante i quali assorbono CO2 trasformandola in ossigeno. La CO2 prodotta dall'industria della carta è inferiore a quella assorbita dalle foreste piantate per produrre carta. Da quando siamo nati, siamo cresciuti notevolmente, oggi ci apprestiamo ad affrontare nuove sfide con nuovi partner industriali che ci garantiscano una produzione adeguata alle continue richieste del mercato europeo".
Per maggiori informazioni:
inKarta srl
Giuseppe Merloni
Via Primo D'Altri, 259
47522 Cesena (FC) - Italy
+39 0547600819
39 3357220145
[email protected]
www.inkartasrl.eu