"Le piogge continue delle ultime settimane hanno rallentato le operazioni di trapianto, sebbene non è bene generalizzare, considerato che nel centro-sud Italia parliamo di un areale molto esteso. Come noto agli addetti del comparto, ogni campagna presenta le sue criticità e quindi a Foggia (Italy) nella Capitanata - dove si coltivano ingenti quantitativi di pomodoro da industria - c’è riserva idrica a sufficienza anche per far fronte ad una possibile siccità. Le piogge hanno rallentato sì le fasi di trapianto, ma si tornerà nei tempi corretti - come mi è stato riferito da un agricoltore di Foggia che produce pomodoro medio-precoce - con il sole di questi giorni”. Così riferisce Filippo Torrente, alla guida dell'omonima azienda familiare, giunta alla terza generazione di imprenditori.
“Sui volumi si dice che ci sarà in produzione qualche ettaro in più, nel senso che le case sementiere sembra abbiano venduto più semi. Sul piano commerciale, invece, i consumi dei piccoli formati retail vanno a rilento a causa dell’inflazione che mette le famiglie nella condizione di risparmiare anche su prodotti che costano poco; bene invece la vendita dei grandi formati, i cui prezzi si sono riequilibrati e sono diminuiti perlomeno del 10%, dopo l’euforia dei mesi precedenti con quotazioni alle stelle. Per quanto riguarda invece le produzioni biologiche, le richieste sono in netta flessione, forse a causa di una maggiore offerta che ha prodotto un riallineamento dei prezzi medi del prodotto biologico con quelli di quello convenzionale”.
La gamma dei prodotti a marchio La Torrente è in grado di soddisfare (con la linea horeca) sia le esigenze degli operatori specializzati (chef e pizzaioli), sia dei consumatori. In quest'ultimo caso, l'assortimento di prodotti per il canale retail include: passata in bottiglia di vetro tipo birra, pomodorini, datterini, pelati e polpa. Si tratta di un settore in continua evoluzione, attento ai cambiamenti epocali che necessitano di visione nel lungo periodo. Sebbene la grande distribuzione organizzata rimanga un asset centrale de La Torrente - qui il marchio è infatti presente in maniera massiccia - anche il canale della vendita online ha la funzione di ottimizzare e integrare il servizio al consumatore finale.
"Sul piano produttivo, ancora nessuna intesa di prezzo sull'accordo d'area del pomodoro da industria del centro-sud Italia. L’industria, appena si riapriranno le trattative, potrebbe riconoscere un incremento di prezzo, proponendo 150 euro/ton per il tondo e 160 euro/ton per il lungo. Utile sottolineare che l’Italia - per il pomodoro fresco destinato all'industria - ha sempre avuto il prezzo più caro tra i paesi produttori".
La Torrente realizza l'85% del suo fatturato sul mercato italiano; per quanto riguarda l'export, il marchio è presente in Spagna, Regno Unito, Belgio, Svezia, Stati Uniti, Canada, Giappone e India. L'azienda è dotata delle certificazioni più accreditate a livello internazionale e dispone di uno stabilimento di 15.000 metri quadri, 4 linee di produzione e due stabilimenti per lo stoccaggio dei prodotti di circa 80.000 metri quadri. Tra i progetti in fase di realizzazione entro il 2024, c'è l'inaugurazione del nuovo stabilimento di 34mila mq, di cui 16mila mq coperti. L’obiettivo è potenziare la capacità produttiva, con volumi che si attestano oltre centomila tonnellate di pomodoro trasformato.
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