A seconda di come cambia il clima, le colture ortofrutticole e chi le coltiva sono costretti ad adeguarsi di conseguenza. Discorso che vale anche per i finocchi, prodotto che, in generale, al momento scarseggia sui mercati.
"Il consumo e le richieste risultano leggermente superiori per via delle temperature fresche, ben lontane ancora dalla media stagionale. Se pensiamo che siamo a fine maggio e ancora portiamo il maglione - afferma un tecnico di campo - A fronte di un anticipo della produzione invernale e primaverile e di un ritardo di quella di tarda primavera, con trapianti effettuati a marzo, ora si sta registrando una sorta di vuoto o, comunque, il prodotto è molto limitato".
(Foto d'archivio)
"Aprile e maggio sono stati mesi freschi. Maggio in particolare è stato piovoso e con poco sole: clima non ideale per il finocchio. Le piante ne escono stressate. Ne consegue una qualità non eccellente, che con le temperature più elevate degli ultimi giorni sta migliorando, ad esempio nell'area dell'agro nocerino sarnese".
"Non si possono fare previsioni, in quanto tutto dipenderà dal clima - conclude il tecnico - Potrebbero esserci, però, dei gap di produzione nella campagna estiva, in quanto nell'area del Fucino le condizioni meteo sfavorevoli hanno ritardato i trapianti e le piogge incessanti degli ultimi giorni hanno determinato allagamenti dei terreni agricoli e danni in molte aziende. La situazione che si verrà a creare vale per il finocchio, quanto per altre categorie di ortaggi".