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Firmato accordo tra Op APOC e Rete Italian Variety Club per nuove varietà senza semi

"Vogliamo adeguare le uve alle richieste del consumatore"

Il 31 maggio 2023 rappresenta una data importante tanto per l'Organizzazione di produttori APOC quanto per la Rete Italian Variety Club: è stato ufficializzato un accordo tra le parti, che ha come finalità quello di offrire ai produttori di uva da tavola, soci della Op, innovative varietà senza semi. I primi frutti potrebbero essere disponibili già dal 2026.


A sinistra: Angelo Garofalo, presidente della Op APOC

Da nove anni, la Rete IVC sta infatti portando avanti un programma di miglioramento genetico per la costituzione di uve da tavola, adatte alla coltivazione in condizioni pedoclimatiche mediterranee, al fine di aggiornare e arricchire la gamma dell'offerta sul mercato. Tutto ciò con una sinergia di competenze, di strutture pubbliche e private, di intenti nel settore dell'uva da tavola: 22 sono i soci finora, distribuiti in 5 Regioni italiane (Puglia e Sicilia in primis, ma anche Basilicata, Emilia-Romagna e Veneto).

Nicola Borracci (nella foto sotto), presidente della Rete IVC, da oltre 40 anni conosce ed è socio - con una propria azienda di produzione - della Op APOC. "L'entrata della Op nel nostro Club rappresenta una grande opportunità di sviluppo per la nostra Rete, considerando che la base sociale della APOC è costituita per oltre la metà da produttori di uva da tavola. Accanto alle varietà con semi più performanti sul mercato, l'obiettivo di questo accordo è quello di andare ad affiancare innovative uve apirene, che abbiamo già selezionato e che stiamo continuando a selezionare. Dopo le ultime due valutazioni del 2023, che ci saranno ad agosto e ad ottobre, i soci saranno in grado di entrare a regime con la produzione".

"Rispetto ad altri noti breeder, siamo 20 anni in ritardo, però la soddisfazione di aver sviluppato un progetto made in Italy, nessuno ce la toglie. Il Club è costantemente in crescita: in 9 anni annoveriamo solo traguardi positivi, grazie alla partecipazione assidua dei nostri soci. Negli ultimi 4 anni sono state scelte 11 varietà. Quest'anno se ne aggiungeranno altre 3 o 4. Dal 2024 si comincerà a lanciarne sul mercato alcune, per poi proseguire in maniera graduale a inserirle tutte", continua Borracci.

Per quanto concerne la Op APOC, il tutto avverrà tramite un protocollo di produzione concertato tra le parti. "Lo scopo finale è l'uniformità e l'omogeneità dei raccolti, nonché adeguare i frutti al consumatore, che così non potrà mai esserne deluso. In questo, a livello agronomico, il supporto dei tecnici APOC nei campi sarà fondamentale".

"Per la nostra viticoltura, l'uva Italia è sempre stata il cavallo di battaglia. Ciò che offriamo ai soci APOC e agli altri già presenti nella nostra Rete è una selezione di varietà seedless resistenti alle fitopatie e dal sapore aromatico, che funzionino sul mercato perché apprezzate dal consumatore", conclude Borracci.

Per maggiori informazioni:
Nicola Borracci
Italian Variety Club
+39 348 8711513

APOC
Via R. Wagner K1 (P.co Arbostella)
84131 Salerno – Italy
+39 (0)89 331758
www.apocsalerno.it