Il meteo ha posticipato la raccolta di una decina di giorni, in Romagna: l'azienda Bernardi si prepara all'inizio della campagna puntando sul melone a Residuo Zero. "Abbiamo in coltivazione 50 ettari - esordisce il contitolare Christopher Bernardi - e la raccolta, che inizierà fra pochi giorni, andrà avanti poi fino alla fine di settembre grazie ai trapianti sfalsati e all'uso di pacciamature".
Francesco Fabbri, agronomo dell'azienda
La produzione prevede la raccolta del retato e del liscio fino al 15 settembre e del gialletto fino alla fine di settembre. "Il clou della produzione - precisa l'agronomo aziendale Francesco Fabbri - lo avremo circa dal 20 luglio a metà agosto. Nonostante le condizioni meteo di maggio, siamo riusciti a contenere ogni malattia e rimanere dentro i parametri del Residuo zero. Ora, da ormai un mese, il clima ci ha assecondati e la qualità dei frutti si presenta ottimale".
Bernardi punta molto sul melone, per il quale ha incrementato anche le vendite verso l'estero: le prenotazioni indicano già una quota superiore al 50% di prodotto destinato oltre frontiera. Alla luce di ciò, quest'anno ha piantato circa il 40% in più di superficie rispetto al 2022.
Stefano e Christopher Bernardi
"Quest'anno inoltre - continua Fabbri - abbiamo approcciato anche l'utilizzo degli insetti utili, sempre nell'ottica di rafforzare il nostro Residuo zero. Si sta trattando di una sperimentazione, ma i risultati sono molto incoraggianti".
Rispetto all'estero, "Germania, Austria e paesi del centro-nord Europa sono mercati in continua crescita per noi, con un grande scatto in avanti proprio nell'ultimo anno. Dall'estero valorizzano molto le certificazioni e noi abbiamo tutti i processi sotto controllo. Anche grazie al fatto che produciamo in proprio grandi quantità di quanto vendiamo, nella nostra azienda di proprietà estesa su oltre cento ettari", conclude Bernardi.
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