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Buon posizionamento per la Basilicata in ottica di sostenibilità

Il ruolo dell'ortofrutta nell'epoca del cambiamento della modalità di consumo

Da tempo si assiste a notevoli cambiamenti nel comportamento del consumatore, legati al maggiore interesse che quest'ultimo pone verso il tema della sostenibilità (intesa come ambientale, economica e sociale). In tal senso, l'ortofrutta assume un ruolo fondamentale.
Le analisi e le indagini condotte da SGMarketing hanno rappresentato una delle attività a supporto del progetto di filiera Ortofrutta Made in Basilicata, per ribadire quanto la sostenibilità vada a intrecciarsi con una domanda crescente di prodotti agricoli sani, genuini e rispettosi dell'ambiente.

"C'è un forte cambiamento all'interno della modalità di consumo - commenta Claudio Scalise di SGMarketing - Si tendono infatti a prediligere prodotti freschi rispetto a quelli di lunga conservazione (è anche per questo motivo se nei supermercati stanno crescendo molto le aree refrigerate). Inoltre, le famiglie tendono a preferire una dieta prevalentemente a base vegetale più che animale. L'ortofrutta è diventata centrale nell'alimentazione: basti pensare che rappresenta il 10% sul totale delle vendite nella GDO. Una categoria merceologica che interessa il 23% sul totale degli articoli freschi".

Claudio Scalise

In una recente indagine di SGMarketing che ha visto protagonisti 1000 acquirenti ortofrutticoli e che è stata poi illustrata durante un convegno del 27 giugno a Policoro, riporta che il consumatore identifica tra i valori principali per l'ortofrutta la produzione rispettosa dell'ambiente (43%), i prodotti stagionali (41%), oltre che quelli locali/a km zero (37%).

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"Abbiamo chiesto al consumatore - riprende Scalise - cosa desidera trovare quando va a fare la spesa e cosa invece si ritrova davanti nel punto vendita. L'indicazione dell'origine dei prodotti pare non sia più un problema a livello comunicativo, ma sulla sostenibilità della coltivazione, sulla stagionalità del prodotto e sulla provenienza si registrano i gap maggiori, su cui occorre ancora lavorare tanto e sinergicamente".

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Il merito poi al posizionamento dell'agricoltura lucana in ottica di sostenibilità, va detto che la regione Basilicata si colloca sempre nella parte più virtuosa della catena. A tale riguardo, SGMarketing ha analizzato alcuni indici, confrontandoli con il resto d'Italia:

  • Se parliamo di presenza di coltivazioni biologiche, la Basilicata è abbastanza in linea con l'evoluzione del mercato;
  • Se guardiamo i kg/ettaro di principi attivi contenuti nei prodotti fitosanitari, la regione si posiziona bene rispetto agli altri areali ortofrutticoli italiani che invece hanno valori di gran lunga differenti;
  • Anche i casi di moria di api dovuta a uso di fitosanitari sono irrilevanti (clicca qui per il grafico).