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A rischio la prossima campagna del bergamotto: distrutto l’80% della produzione

E' a rischio la prossima campagna produttiva dell'agrume bergamotto, i cui frutti sono stati in gran parte distrutti dalle temperature anomale di fine luglio, con un caldo afoso e temperature che hanno toccato i 50 gradi centigradi. Tutto ciò ha portato la Regione Calabria alla richiesta dello stato naturale di calamità (vedi precedente news). Le coltivazioni, messe già a dura prova dalle alluvioni e dal vento di maggio e giugno - che hanno compromesso la prima fioritura e l’allegagione dei frutticini - sono state ulteriormente colpite dagli effetti irreversibili dei cambiamenti climatici in atto.

“La situazione è drammatica: ci troviamo di fronte a una calamità inaspettata, dalle grandi dimensioni - dichiara Fabio Trunfio responsabile commerciale dell’azienda agricole Patea e della cooperativa Bergamia, con duecento soci specializzati in bergamotto e aderente all’organizzazione di produttori “Frujt” - Scottature del frutto e delle foglie, spaccature della buccia e necrosi dei frutti che continuano a cadere in terra determineranno la perdita di quasi tutta la produzione, se non addirittura il danneggiamento delle piante. Solo in autunno potremo capire se rimarrà disponibile quantomeno il 20% della produzione dei bergamotti previsti annualmente. Fondamentale sarà ottenere i ristori per i danni da calamità naturale nel più breve tempo possibile, altrimenti si rischia il fallimento di tutta la filiera”.

A sua volta Rosario Previtera, manager della transizione ecologica e tra i promotori della domanda di riconoscimento IGP-Bergamotto di Reggio Calabria, osserva. “Sarà però importante andare oltre il riconoscimento economico della calamità in corso e agire per organizzarsi contro gli effetti del cambiamento climatico. La tropicalizzazione in atto deve spronare tutta la filiera del bergamotto a diventare resiliente, cioè ad adattarsi all’aumento delle temperature per evitare la sostituzione di intere colture storiche come il bergamotto di Reggio Calabria. Innanzitutto occorrerà far comprendere agli agricoltori quanto sia importante attivare le polizze assicurative specifiche, così come avviene in altri Paesi".

Utile ricordare che in conseguenza dei cambiamenti climatici in Calabri(Italy)tutta l’area ionica è soggetta da anni alla desertificazione, un fenomeno che sta aumentando rapidamente ed esponenzialmente.

Fenomeno che, a più riprese, è stato messo in luce dal grido di allarme (periodico e inascoltato) di agricoltori e cooperative locali.

"In un quadro che così duramente colpisce tutte le produzioni agricole, è fondamentale stimolare gli enti pubblici e gli enti preposti a sfruttare il momento propizio fornito dai fondi PNRR per intraprendere una seria strategia idrica e idraulica e per attivare un’immediata programmazione rispetto alle politiche di accumulo di acqua piovana tramite invasi collinari e di dissalazione delle acque marine a basso costo e non impattanti dal punto di vista ambientale. Le tecnologie odierne lo consentono ed esistono esempi in altre aree del mondo da cui trarre ispirazione".

"Sempre sul versante della sostenibilità ambientale, è necessario orientare i produttori di bergamotto verso una corretta gestione del suolo, l’ulteriore adozione di tecniche irrigue a basso consumo e tecniche colturali e di concimazione che possano contenere i danni e soprattutto prevenirli. Da non sottovalutare infine l'imminente necessità dell’utilizzo di sistemi di protezione dall’eccesso di insolazione e dalla grandine, oltre che l’introduzione di sistemi innovativi di dispersione termica sottochioma e soprachioma. E’ possibile trarre spunto dalle ricerche e dalle soluzioni applicate in aridocoltura in altri continenti. Magari con l’ausilio di finanziamenti regionali ed europei dedicati, dei quali non si potrà fare a meno”.

Per maggiori informazioni:
Azienda Agricola Patea
Contrada Caldara s.n.
89036 Brancaleone (RC) - Italy
Cell.: (+39) 338 6311477
Email: [email protected]
Web: www.essenzabergamotto.com