La raccolta del pistacchio di Bronte, quest'anno, è partita con un abbondante ritardo, ma il dato saliente non è solo questo. Anche le rese non sono quelle standard e ciò comporta un'impennata dei prezzi alla produzione che, inevitabilmente, si ripercuoterà sul mercato di questa referenza.
A parlarne in maniera più approfondita è Alfio Paparo, produttore e componente il CDA del Consorzio del Pistacchio di Bronte DOP.
Video raccolta pistacchio
Il video girato dallo stesso Paparo documenta la raccolta sull'Etna del pistacchio di Bronte e mette in evidenza il lavoro dei raccoglitori su terreno accidentato. Quel che il video non può mostrare è il gradevole odore di resina che pervade il pistacchieto.
"Questa campagna è decisamente particolare - commenta Paparo - perché il pistacchio nel mese di maggio, fino a inizio giugno, ha subito l'influenza di un clima freddo e insolitamente piovoso. Il freddo, a tratti quasi invernale, ci ha fatto temere parecchio, fino a luglio, che il pistacchio non fosse neanche impollinato, poiché i gusci sembravano vuoti. Si intravedeva appena un piccolo embrione verde e qualcuno tra noi produttori pensava addirittura che non si sarebbe neanche più formato".
I sacchi portati dai campi, prima di essere svuotati dai pistacchi per farli asciugare al sole
"Nel mese di agosto, invece, il pistacchio con nostro grande sollievo si è formato ed è giunto a maturazione - continua l'esperto - Fortunatamente i gusci ora sono tutti pieni, tuttavia nonostante il ritardo di un mese non tutto il pistacchio è ancora maturo. Il disagio è grande!"
Pistacchio al sole per asciugarlo
"Mentre un tempo il prodotto si raccoglieva in famiglia - ricorda Paparo - e quindi ci si poteva permettere il lusso di raccogliere soltanto dalle piante con il frutto più maturo per ripassare poi, anche dopo dieci o quindici giorni, quelle non ancora pronte, adesso si raccoglie solo con l'ausilio di raccoglitori professionisti. Questi ultimi sono di difficile reperimento e pesano sui nostri bilanci. Molte aziende agricole, per questo motivo, sono molto indietro nei raccolti: i braccianti agricoli spesso non si trovano, facendo ritardare o saltare i programmi".
Pistacchio col mallo.
"Quest'anno, inoltre, ci stiamo accorgendo in fase di asciugatura che le rese sono un po' al di sotto dello standard - rivela Paparo - Dalle nostre previsioni, le raccolte non finiranno prima della metà di ottobre inoltrata. Le rese leggermente inferiori, i ritardi in fase di raccolta, la non contemporaneità della maturazione del prodotto di quest'anno, ha determinato l'impennata dei prezzi fin dai primissimi momento della campagna. I commercianti hanno iniziato ad acquistare in blocco sulle piante anche a 10 euro al chilo; a questi vanno aggiunti circa 5 euro per la raccolta, e siamo a 15 per il prodotto non a marchio, il cosiddetto pistacchio Sicilia. Diverso il prezzo per il Pistacchio di Bronte DOP che sale di due o tre euro al chilo. Il prodotto sgusciato, di conseguenza, sarà proposto in media a 50 euro al chilo per il settore horeca, gelaterie etc."
Video raccolta pistacchio
Quest'altro video, girato sempre da Paparo, mostra da molto vicino come viene raccolto il pistacchio dalla pianta.
"Difficile comunque dire come si chiuderà il mercato del pistacchio di Bronte a marchio - conclude Paparo - Vedremo come risponderanno i clienti finali, se continueranno a comprare Pistacchio DOP nelle stesse quantità degli anni passati o se sceglieranno di fornirsi di prodotto Sicilia non a marchio. Resta il dato che, nonostante le rese non eccelse, la fruttificazione è stata abbondante. Il prodotto è di ottima qualità, con un verde smeraldo spiccato, forse addirittura più intenso degli altri anni. Non prevediamo problemi di forniture ai nostri clienti".