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Tavola rotonda della GDO al summit nazionale del melone di Basf Nunhems

"Il fornitore e il buyer indossano la stessa maglia"

Una tavola rotonda all'insegna del "volemose bene", quella andata in scena martedì 24 ottobre a Bologna, nell'ambito del primo summit nazionale del melone organizzato da Basf Nunhems (vedi articolo correlato).

Coordinato da Claudia Iannarella (Basf), il confronto ha visto la partecipazione di quattro buyer dell'ortofrutta di livello nazionale e internazionale: Marco Impeduglia di Eurogroup Italia, Micaela Montano di Coop Italia, Giordano Giorgi di Pac2000A e Manuel Bonadio buyer ortofrutta del Gruppo Poli.

Alcuni dei concetti espressi alla presenza dei tanti produttori in sala: "remiamo nella stessa direzione per aumentare i consumi, confrontiamoci di più, organizziamo meglio le programmazioni (specie lato Gdo), non vediamoci come due parti avverse, bensì alleate".

Micaela Montano

Micaela Montano di Coop Italia ha esordito così: "Il mio approccio alla categoria è iniziato il 20 febbraio con il melone dal Senegal. Qui abbiamo da 10 anni un progetto con la comunità locale. E' un assaggio d'estate in febbraio. Poi si è passati alla Sicilia e poi a tutta la penisola. E' stata una stagione per certi versi emozionante, con momenti migliori e altri più difficili, ma sempre all'insegna della collaborazione".

Marco Impeduglia

Marco Impeduglia di Eurogroup Italia ha affermato: "Noi esportiamo ortofrutta italiana in Germania e paesi dell'est Europa. Il consumatore non fa molta attenzione alla varietà, ma è importante la divisione per calibro. Abbiamo 5000 punti vendita in Germania. Si potrebbe fare uno studio varietale da comunicare al consumatore. Servono varietà con impatto più forte. Il nostro consumatore finale non trova differenze fra un Cantalupo italiano o uno spagnolo".

Giordano Giorgi

Giordano Giorgi di Pac2000A è intervenuto così: "Abbiamo movimentato forti volumi, nonostante i problemi della campagna, e abbiamo cercato di rimanere lineari, grazie alla pianificazione. I nostri fornitori sono parte di noi stessi e io li affianco durante tutta la stagione. Il fornitore e il buyer indossano la stessa maglia, occorre remare nella stessa direzione".

Manuel Bonadio

Manuel Bonadio, buyer ortofrutta del Gruppo Poli è stato pragmatico: "Credo nel rapporto schietto con i fornitori, vado a trovarli spesso. Insieme possiamo ragionare sulle reciproche esigenze".

La parola è tornata a Impeduglia: "Lavoreremo di più sulla programmazione, nel limite del possibile. Fra le difficoltà che abbiamo, c'è che la nostra struttura tedesca programma le promozioni con troppo anticipo rispetto alla raccolta. Lavoreremo di più su questo. La categoria premium è stata accettata dai consumatori e abbiamo presentato questo progetto grazie alla collaborazione con i fornitori. La nostra è una filiera dove il consumatore si aspetta alta qualità".

Giorgi ha aggiunto: "Poter alzare l'asticella qualitativa sul prodotto è un aspetto molto importante: bisogna venderlo sempre buono, così il giorno dopo si torna a comprarlo. Vogliamo affiancare il produttore dalla scelta varietale fino al giusto posizionamento dell'articolo in vendita".

Saluti finali da parte di William Cavalieri, country manager Italia Basf Nunhems

Bonadio ha concluso la tavola rotonda: "Puntiamo a mantenere inalterata la qualità del prodotto fino all'acquisto del consumatore. Cosa fare insieme per raggiungere l'obiettivo? Nelle ultime campagne, la qualità del retato è aumentata, mentre anni fa abbiamo avuto casi con poco sapore. Sul melone liscio, la qualità degli ultimi tre anni è anche qui migliorata molto. Noi della GDO dobbiamo fare più comunicazione e dove non arriviamo noi dovrebbero arrivare i fornitori".