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Nelson Antunes, Berry Smart:

"La coltivazione in vaso con substrato in fibra di cocco ha ridotto il nostro consumo di acqua"

"Prima avevamo bisogno fino a 50.000 metri cubi di acqua per ettaro all'anno. Ora che coltiviamo in vaso, abbiamo ridotto questa quantità a 1.500 m3 all'anno. La qualità dei frutti è migliorata e cresce con una densità maggiore. Le piante hanno radici più robuste, non sono stressate e sono più sane". È una storia positiva quella che Nelson Antunes e Berry Smart condividono sulla coltivazione dei mirtilli in substrato in fibra di cocco (Coco Pith).



Oggi la Berry Smart fornisce agli acquirenti di tutta Europa i mirtilli provenienti dal suo vivaio di 8 ettari, ma non è sempre stato così. La loro storia di coltivazione di mirtilli è iniziata nel 2004 con soli 4 ettari. "Nel 2012 abbiamo piantato 65 ettari, tutti in pieno campo. I nostri prodotti vanno nei Paesi Bassi, in Belgio, Germania e Svizzera, e in tutta Europa", afferma Nelson. Ciò significa che la qualità dei frutti e la conservabilità devono essere buone, ed è uno dei motivi per cui Nelson cerca sempre di migliorare la sua coltivazione. "Durante le nostre ricerche sulla coltivazione in vaso su suolo, abbiamo visto che era più costosa all’inizio e che dovevamo utilizzare le varietà giuste. Entrambi questi fattori si sono rivelati veri: i costi all’inizio sono più alti, sebbene si ammortizzino molto velocemente".



Ridurre l’acqua utilizzata nella coltivazione è la cosa da fare per avere un immediato vantaggio. "Qui non abbiamo molta acqua, quindi dobbiamo proteggere le risorse idriche disponibili e usarne il meno possibile. Coltivare in vaso è un grande passo avanti: il nostro consumo di acqua si è ridotto drasticamente. Inoltre, abbiamo molte meno infestanti e possiamo coltivare con una densità maggiore, con il risultato di una produzione più elevata sulla stessa superficie".

Prima di passare alla fibra di cocco al 100%, il team ha provato a coltivare sulla torba. Il passaggio alla fibra di cocco consente loro di risparmiare ancora più acqua, poiché le perdite dai vasi sono inferiori, grazie alla capacità di ritenzione idrica della fibra di cocco. "Ed è molto più pulito, poiché non c’è fango sul fondo dei contenitori. Le radici sono molto più sane".

Se c’è una cosa che Nelson ha imparato è che la qualità conta. Dopo aver testato diverse aziende, il team collabora ormai da molti anni con la Dutch Plantin. "Quando acquistiamo 5 kg dalla Dutch Plantin, otteniamo un volume tra i 55 e i 60 litri, mentre quando acquistavamo da altri fornitori avevamo solo dai 40 ai 45 litri. Questa è un’enorme differenza, soprattutto perché il prezzo dei prodotti non ha molta importanza. Alla fine questo prodotto è molto più economico perché gli altri fornitori mi hanno offerto dal 20 al 25% in meno di volume".

Coltivando in Portogallo, quest'anno il team ha dovuto affrontare temperature elevate, con conseguente alta pressione degli insetti. "Controllare i parassiti è una sfida, soprattutto perché coltiviamo ad alta densità. Anche oggi le temperature sono elevate: attualmente qui ci sono 31 °C", dice Nelson. "Fortunatamente, le malattie possono essere curate meglio quando si coltiva in vaso".



Anche il meteo pone diverse sfide, considerato che il Portogallo può essere molto ventoso. "Questo è l’unico svantaggio della coltivazione in vaso: le piante possono cadere più facilmente rispetto alla coltivazione nel terreno. Ma i benefici sono maggiori: grazie alle migliorate condizioni di coltivazione, il calibro dei frutti coltivati nei contenitori è più grande di quelli in pieno campo".

Per maggiori informazioni:
Nelson Antunes
Berry Smart
berrysmart.pt

Dutch Plantin
[email protected]
www.dutchplantin.com