"I professionisti del settore tracciano differenti bilanci post-raccolta e pianificano campagne di vendita piuttosto incerte", secondo la Federazione francese dei commercianti all'ingrosso di patate, aglio, cipolle, scalogno e verdure (FEDEPOM)..
Piante di patate: scarsa disponibilità
"Quest'anno la produzione di piantine certificate è diminuita di quasi l'11% in Francia (-60.000 tonnellate). La superficie coltivata nel 2023 è di 21.000 ettari contro i 23.500 ha del 2022. Questa situazione può essere spiegata da una combinazione di due fattori: la strategia di raccolta in base alle varietà, a seguito dell'invenduto dell'anno scorso, e il blocco o il forte calo della superficie da parte di alcuni coltivatori.
Per quanto riguarda le rese, sono state più o meno in linea con la media degli ultimi cinque anni, con una produzione di quasi 525mila tonnellate e una quota maggiore di calibri grandi. L'area disponibile per la piantumazione si è ridotta ulteriormente, una situazione aggravata dall'elevata percentuale di scarti vegetali. Nonostante la semina tardiva e le buone condizioni di crescita, gli afidi si sono diffusi durante tutto il periodo vegetativo e, nonostante gli sforzi dei coltivatori, il tasso di virus è stato elevato, quindi molti prodotti sono stati e saranno declassati a una percentuale elevata di classe B. Altri rischi legati a malattie, parassiti e batteri sono risultate sotto controllo.
Inoltre, gli ultimi divieti in materia di prodotti fitosanitari hanno aumentato i rischi tecnici e la capacità di garantire una qualità igienico-sanitaria. Il monitoraggio delle piantine durante lo stoccaggio rimarrà un elemento chiave nella fornitura di piantine di qualità certificata. È in questo contesto che coltivatori e raccoglitori inizieranno a discutere sulle aree di piantagione delle piantine del 2024.
Patate da mensa: un anno segnato dai rischi legati al meteo
In Francia, le superfici sono aumentate raggiungendo quest'anno un’estensione di 156.940 ettari (+2,9%), insieme alle rese (42,3 t/ha, +7%) e ai volumi (6.643.000 tonnellate, +10%). A determinare questi aumenti è stata la crescente domanda da parte dei centri di trasformazione (patatine fritte surgelate, chips).
In alcune regioni, i rischi legati al meteo hanno influito sulla qualità e sulla shelf life delle patate. "In termini di volumi disponibili, ci sarà una differenza significativa tra la resa agricola e quella commerciabile. Nei nostri impianti di imballaggio, i livelli di scarto sono più alti da 3 a 4 punti percentuali, rispetto allo scorso anno. Dovremo prestare molta attenzione anche alla qualità della conservazione refrigerata".
Le recenti piogge hanno pesantemente ostacolato la raccolta degli ultimi ettari rimasti (non si conosce ancora l'impatto delle inondazioni nel nord della Francia).
Le patate rimangono un alimento base poco costoso. A causa delle alte temperature che si sono protratte fino a metà ottobre, la domanda sul mercato francese è arrivata più tardi rispetto allo scorso anno ma si stima che sia stabile. "C'è un buon livello di attività sul mercato, grazie alle molte promozioni nei supermercati francesi", secondo FEDEPOM. Inoltre, gli operatori sono fiduciosi riguardo alla forte domanda d’esportazione e alle crescenti esigenze dell'industria di trasformazione.
Aglio: un anno di contrasti
La campagna produttiva si è conclusa con un forte calo dei volumi commerciabili (-20%). La carenza di volumi e l'aumento dei costi di produzione hanno avuto un impatto sui prezzi che sono aumentati del 20%.
Quest'anno sia la qualità igienico-sanitaria che il gusto soddisfano le aspettative. "Ma, da gennaio in poi, i volumi dell'aglio di categoria I saranno inferiori a causa dei temporali estivi che hanno in qualche modo interrotto la raccolta e l'essiccazione in alcuni bacini di produzione, portando produttori e commercianti a effettuare discrepanze nella selezione, a volte significative. L'aglio declassato per difetti esteriori, nonostante conservi gusto e qualità, rappresenta quasi un quarto del raccolto del 2023, quindi è stato difficile trovare sbocchi sui mercati. Alla luce di questa situazione, tutte le categorie di aglio (I e II) sono disponibili per la vendita".
Cipolle: il settore è fiducioso
"Quest'anno il clima è stato ideale per i raccolti di cipolle. Con un aumento della superficie coltivata a cipolla gialla e delle buone rese, la produzione francese è superiore del 15% rispetto allo scorso anno. La qualità sanitaria delle cipolle è stata influenzata da una pressione di Fusarium insolitamente elevata e da condizioni di raccolta insoddisfacenti. La campagna volge ormai al termine ed è superiore alla media degli ultimi 10 anni. All'inizio di questa campagna di commercializzazione, l'offerta francese sembra soddisfacente e i prezzi sono abbastanza alti, il che fa ben sperare per la seconda metà della campagna. Per quanto riguarda le cipolle rosse, la domanda forte fa temere una carenza a fine stagione".
Scalogno: si temono delle carenze a inizio stagione
Quest'anno le superfici di coltivazione sono rimaste stabili, con rese da medie a molto buone a seconda delle regioni. In Bretagna, la forte pressione dovuta alla botrite e alla fusariosi destano preoccupazioni in termini di disponibilità a inizio stagione. Il prezzo dei lotti di scalogno "pulito" aumenterà insieme alla domanda, che dovrebbe svilupparsi maggiormente verso la fine dell’anno.
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