Secondo Mustapha Aouragh, un coltivatore locale di pomodori, negli ultimi giorni in Marocco la resa dei pomodori è diminuita, perché le temperature si sono abbassate nella regione di Souss Massa.
Aouragh ha dichiarato: "La settimana scorsa è finita una lunga estate, ma le temperature sono un po' troppo basse al momento. La giornata inizia con una temperatura di 10 °C nella regione di Agadir. Di conseguenza, la resa dei pomodori è scesa in media a 500 kg per ettaro al giorno, con un raccolto ogni due giorni, rispetto ai 1.000-1.200 kg di due settimane fa".
Oltre alla temperatura, le perdite causate dal ToBRFV rimangono il principale fattore imprevedibile che incide sui volumi. Secondo Aouragh, "sradicare le piante contaminate resta l'unica soluzione, e i volumi persi variano da una settimana all'altra e da un produttore all'altro. È difficile stabilire una media per tutta la regione nella stagione appena iniziata, ma abbiamo registrato meno perdite dovute al calo delle temperature e anche alla maggiore capacità dei coltivatori nel prevenire la contaminazione".
Il calo delle rese si inserisce in un contesto di forte domanda che non mostra segni di rallentamento. Aggiunge Aouragh: "C'è un chiaro aumento della domanda da parte degli acquirenti dei Paesi Bassi, che non è facile soddisfare pienamente dato che gli esportatori sono tenuti a onorare i loro contratti, in particolare con gli acquirenti provenienti da Francia e Regno Unito, che acquistano di più sotto contratto".
Il calo della resa arriva mentre i prezzi cominciano a stabilizzarsi sul mercato locale. Conclude Aouragh: "Questa settimana i prezzi sono scesi a 5-6 dirham/kg sul mercato locale, ma sembra che il clima freddo frenerà questa tendenza. In ogni caso, l'industria dei pomodori è diventata così complicata e imprevedibile che in questa stagione sono passato ai peperoni quadrati, che sono meno esposti al ToBRFV, e ai piccoli frutti".
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