Specializzato in arance rosse e altri agrumi, il gruppo Carpentiere darà il via alla campagna Tarocco, Morro e Tarocco Rosso tra meno di un mese. Alexandre Dudouit delinea le prime tendenze della prossima campagna e parla dell'ascesa degli agrumi italiani sul mercato francese.
Una campagna 2023 in contrasto con il 2022
All'inizio della campagna alcuni operatori hanno espresso la loro apprensione per la disponibilità di volumi, ma quest'anno le rese sono effettivamente soddisfacenti. Nel 2023 il gruppo Carpentiere venderà 15.000 tonnellate di agrumi siciliani sul mercato europeo, tra cui 6.000 tonnellate di arance rosse. Ma la stagione agrumicola siciliana 2023 è sorprendente sia in termini di qualità che di calibri.
"Siamo già a 13 gradi Brix per il Tarocco, con un tasso di succosità del 45%, e manca ancora un mese alla raccolta", spiega Alexandre. Anche per quanto riguarda i calibri, il 2023 è "completamente diverso dall'anno scorso, che ha visto una predominanza di formati piccoli a causa della mancanza di acqua. L'anno scorso abbiamo fornito ai marchi privati i calibri 5, 6 e 7, mentre quest'anno il 60% del raccolto è nei calibri 8 o 9".
Gli agrumi siciliani stanno guadagnando popolarità
Il Portogallo e la Corsica sono stati popolari negli ultimi anni, ma anche l'Italia sta aumentando la sua presenza su un mercato ancora dominato dalla Spagna. "Dieci anni fa gli agrumi italiani erano un prodotto di nicchia, ma oggi sono ben posizionati nei supermercati e nel settore multi-frutta. Ogni anno, e soprattutto nel 2023, la domanda dei distributori è molto forte. Anche i venditori portuali consegnano sempre più agrumi siciliani ai commercianti professionali". Il calo di produzione osservato in alcuni bacini del Mediterraneo potrebbe avvantaggiare anche altre origini, come l'Italia.
Le clementine calabresi non fanno eccezione a questa mania italiana, con un inizio di campagna 2023 da urlo. "Stiamo percependo una vera e propria domanda da parte dei consumatori, con vendite particolarmente eccellenti". Sebbene non sia solitamente posizionato dopo la sua controparte corsa, grazie al suo "gusto eccezionale", il clementine italiano è stato in grado di occupare un posto precoce nelle corsie dell'ortofrutta, con un vantaggio significativo: il suo prezzo.
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