Con oltre 40 ettari aziendali coltivati a brassiche, Ortofrutta Bernardi è in grado di offrire cavolfiore bianco, verza, crauti, broccoli, cavolo nero, romanesco. "Abbiamo in produzione quasi tutte le referenze - esordisce Christopher Bernardi - e il meteo, tutto sommato, non ci ha penalizzati troppo".
Se dal punto di vista delle rese medie l'andamento climatico non ha influito in maniera netta, lo ha fatto invece nelle tempistiche. "Le alte temperature di settembre e ottobre hanno fatto maturare più prodotti contemporaneamente, mentre il crollo termico degli ultimi 10 giorni ha bloccato le piante. C'è quindi un andamento altalenante, con meno produzione disponibile adesso dopo i picchi delle scorse settimane".
Bernardi lavora molto programmando per tempo le quantità con i clienti. "Cerchiamo di fare un lavoro coordinato. Poi, come si sa, in campagna tutto può accadere, però diamo la priorità ai clienti che programmano insieme a noi. In questo periodo, i prezzi sono molto buoni e non ci si può lamentare".
Christopher Bernardi e Thomas Canini
Attualmente le vendite sono molto più elevate in Italia, anche se dall'estero arrivano parecchie richieste. In Italia però la richiesta di mercato è maggiore rispetto alla disponibilità generale, per cui la gran parte della produzione resta entro i confini nazionali.
Le possibilità di confezionamento sono molteplici. Per lo più i clienti di Bernardi chiedono cavolo nero in mazzetti posti in cassetta oppure in busta; verza in termoretraibile peso fisso o variabile; crauto anche tagliato e floppato, tanto per citare alcuni esempi.
"Tutte le nostre produzioni sono certificate residuo zero. Abbiamo effettuato la difesa lanciando insetti utili con i droni. Grazie a questa scelta, gli interventi fitosanitari sono stati ridotti al minimo e solo in fasi precoci. Il prossimo anno implementeremo ancora questa tecnica", conclude Bernardi.
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Bernardi srl
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