Nel 2001, quando Salih Hodzov si trasferì nel Regno Unito e iniziò a lavorare come raccoglitore di frutta presso la WB Chambers, il salario minimo era di sole 3,70 sterline l’ora, ma decisamente migliore del misero salario mensile di circa 35 euro nel suo Paese d'origine, la Bulgaria. "L'anno prossimo il salario minimo nel Regno Unito sarà di 11,44 sterline l'ora. I prezzi di vendita non sono aumentati, quindi, in teoria, non dovrebbe più esserci un coltivatore di piccoli frutti nel Regno Unito. E invece noi siamo ancora qui, e siamo anche piuttosto ottimisti", ha dichiarato Salih, ora direttore operativo della WB Chambers, durante il Global Berry Congress di Rotterdam.
1.700 persone
Essendo una delle più grandi aziende di piccoli frutti del Regno Unito, con oltre 350 ettari di terreno produttivo, la WB Chambers impiega circa 1.700 persone durante la stagione della raccolta, la maggior parte delle quali proviene da Paesi diversi dal Regno Unito. "Non si tratta solo di raccoglitori: la nostra azienda è costruita su lavoratori come me. La maggior parte del personale, a meno che non lavori nel settore finanziario, amministrativo o commerciale, proviene da diversi Paesi", afferma Salih, aggiungendo che circa 350 dei 1.000 abitanti del suo ex villaggio di origine lavorano attualmente per la WB Chambers.
Visione romantica
Ricordando i suoi primi giorni nel Regno Unito, Salih ammette che inizialmente aveva una visione romantica del lavoro. "Immaginavo di andare in una piccola azienda agricola, di lavorare in un campo soleggiato e con persone sorridenti. Ma, una volta arrivato nel Regno Unito, quell’immagine è scomparsa rapidamente: ci svegliavamo presto, lavoravamo per molte ore ed era dura". Nonostante lo shock iniziale, Salih ha avuto modo di apprezzare le opportunità offerte da questa esperienza, soprattutto considerando il suo passato sotto il regime comunista.
Oggi il lavoro rimane impegnativo, ma sono stati apportati dei miglioramenti. Salih fa riferimento a una maggiore diffusione delle informazioni, una migliore formazione e una gestione più efficace dei nuovi lavoratori, aggiungendo che questa ottimizzazione è diventata una necessità perché i lavoratori sono la spina dorsale dell'azienda. "I raccoglitori sono visti come lavoratori poco qualificati, ma chi è in grado di raccogliere da 22 a 30 kg l'ora per 2 o 3 mesi all'anno? È questo che ci serve per renderci sostenibili come azienda - e non è manodopera poco qualificata. Non sarà un lavoro accademico, ma si tratta pur sempre di un lavoro altamente qualificato", sottolinea Salih.
Riconoscendo il valore dei lavoratori esperti, Salih insiste sul fatto che trattare bene i dipendenti è fondamentale per la sostenibilità delle aziende agricole. "Trattare bene il personale è una necessità per le aziende agricole, soprattutto quando i lavoratori rimpatriati sono il 25-30% più produttivi dei nuovi arrivati. Continuiamo a migliorare i nostri alloggi standard e a garantire che i lavoratori vengano trattati equamente, altrimenti non rimangono".
Mostrare pratiche positive
Alla domanda se la Brexit abbia accentuato queste sfide, Salih ha un approccio pragmatico e afferma che le questioni lavorative sono globali, non sono limitate ai problemi legate alla Brexit. "Potrebbe essere una visione controversa, ma non credo che il problema della manodopera sia un problema esclusivamente connesso alla Brexit", afferma Salih. "Ci sono problemi di manodopera ovunque: Spagna, Marocco, Perù. Anche in Bulgaria non abbiamo bulgari che lavorano nelle aziende agricole. Dopo 22 anni di lavoro nel Regno Unito, i miei due figli non vogliono lavorare in azienda. Non siamo bravi a vendere il lavoro agricolo come una carriera, e trovare persone entusiaste è difficile, senza le giuste pubbliche relazioni, Brexit o no".
Nonostante sia occasionalmente associata a scandali legati allo sfruttamento di manodopera, Salih esorta l’industria dei piccoli frutti a far conoscere le sue pratiche positive e le opportunità per i lavoratori, dal momento che si sta facendo un buon lavoro. "Come settore, offriamo delle opportunità di sviluppo per i dipendenti, oltre a un lavoro in cui i nostri lavoratori vengono trattati bene e rispettati. È qualcosa che dobbiamo promuovere di più".
Inguaribili ottimisti
La WB Chambers rimane ottimista riguardo alla crescita, nonostante gli elevati costi della manodopera e le difficoltà nel reclutarla. "Siamo un settore resiliente, o forse siamo degli inguaribili ottimisti", afferma Salih, indicando i progressi nelle nuove varietà e nei sistemi di coltivazione come la chiave del futuro successo del settore. Con 72 nuove varietà in prova, la WB Chambers è impegnata nell'innovazione. "Secondo me, la rivoluzione nel settore dei lamponi deve ancora avvenire", afferma Salih, concentrandosi su fattori come il calibro del frutto, la facilità di raccolta, le stagioni più lunghe e una migliore shelf life. In particolare, Salih sottolinea che i lamponi, che storicamente pesavano 3,5 grammi, ora raggiungono i 10 grammi, con un deciso miglioramento in termini di velocità ed efficienza.
Per maggiori informazioni:
WB Chambers
wbchambers.co.uk