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Il Tobrfv non fa più paura

Il mercato del pomodoro è discretamente equilibrato

E' tempo di un bilancio intermedio sul pomodoro da mensa siciliano, che l'anno scorso nello stesso periodo aveva fatto registrare uno scompenso produttivo dovuto al caldo anomalo. La conseguenza era stata un'iperproduzione concentrata in un periodo di oltre due mesi, novembre, dicembre e parte di gennaio 2024, comportando il collasso dei prezzi. A partire da febbraio, poi, i prezzi si erano riequilibrati ma solo a causa di un calo di rese.

Sopra in foto: è Massimo Pavan, agromanager di lungo corso, a darci il quadro della situazione attuale.

"Il mercato del pomodoro al momento è un po' pesante ma, nonostante i ribassi dei prezzi, questi non scendono sotto la soglia d'allarme - dice l'esperto - Sembrerebbero finiti i tempi, ce lo auguriamo quantomeno, in cui il pomodoro si regalava sotto costo. L'ultima volta che abbiamo venduto a 50 centesimi è stato l'anno scorso, proprio di questi tempi, a causa degli eventi climatici anomali che tutti ricordiamo. I margini adesso sono abbastanza risicati, ma almeno copriamo le spese di produzione! Il ciliegino quota 1,20 -1,30 euro al kg, il datterino 1,50 e perfino il midi plum (che fu il segmento più penalizzato l'anno scorso - ndr) oggi si apprezza a 1,50 euro al kg".

"La concorrenza straniera, almeno per il momento, non si fa sentire - continua Pavan - In Spagna, Paese che è il nostro principale competitor, i prezzi medi del pomodoro da mensa sono in linea con quelli nostri e non sbilanciano i mercati europei. Le piccole aziende spagnole, così come esistono da noi, non ci sono più perché confluite nelle grandi associazioni di produttori, la cui struttura commerciale fortemente strutturata è di maggiore garanzia per l'offerta agricola. I nostri colleghi iberici, infatti, riescono oggigiorno a piazzare il pomodoro a condizioni sicuramente più congrue rispetto al passato".

"E le produzioni internazionali sono allineate più o meno alle stesse quotazioni - rivela il manager - Anche il Marocco sembra non piegare al ribasso il mercato del vecchio continente. Quest'evenienza è probabilmente da ricondurre alla riduzione delle produzioni di pomodoro, dovuta in questo caso agli eventi climatici non favorevoli. Avvertiamo infatti un ritardo del prodotto marocchino, e vedremo solo in seguito l'evoluzione delle politiche interne rispetto a questa referenza, che non troppo tempo fa ha visto il blocco delle esportazioni. Al momento invece non abbiamo dati sulla Turchia, altro player internazionale determinante per la referenza pomodoro".

Il Tobrfv non spaventa più
"Tornando in Italia e alle nostre produzioni - dice ancora Pavan - queste sono veramente in ottime condizioni, non ultimo grazie alla sempre minore pressione del virus ToBRFV. Le rese non sono certo copiose come quelle d'un tempo, ma neanche ridotte come a seguito dell'arrivo del tobamo virus, fino all'anno scorso, circa. In questo senso, ci aiutano le nuove varietà resistenti e una capacità che i nostri produttori hanno dovuto sviluppare per convivere con il problema".

"In definitiva - conclude l'intervistato - si prospetta una campagna produttiva qualitativamente molto alta, con rese maggiori rispetto al pari periodi dello scorso anno. Infine, per quanto concerne l'andamento dei mercati, purtroppo, non siamo in grado di dare nessuna previsione anche perché nessuno qui ha la sfera magica".