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Pannitteri: "Nei calibri piccoli c'è più gusto"

Arancia Rosaria: campagna in ritardo, ma qualità al top

Una campagna in ritardo a causa del caldo anomalo, con molti frutti ancora in maturazione sulle piante e pezzature medio-piccole, ma nessun problema sulla qualità che, anzi, si prospetta alta. È questo il quadro della stagione agrumicola 2023-24 dipinto da Aurelio Pannitteri, presidente della OP Rosaria di Belpasso (provincia di Catania) e patron di Arancia Rosaria, un brand che "marchia" la sua provenienza geografica, dato che in tutta Italia e non solo viene subito associato alla Sicilia.

Aurelio Pannitteri, presidente della OP Rosaria di Belpasso (CT) e patron di Arancia Rosaria

"Fino ai primi di novembre è stata piena estate, con 28-30 gradi di temperatura e piogge quasi inesistenti. Siamo partiti con le Arance Bionde Navel intorno all'8 novembre, con calibri medio-piccoli - riporta il manager - Abbiamo continuato ad irrigare con costanza fino a novembre inoltrato, ma l'irrigazione artificiale, per quanto tecnologica, bagna 'sotto chioma' e non può paragonarsi alla pioggia naturale, che bagna e ristora tutto il terreno".

Nella foto a destra: Arancia "Baby Rosaria", caratterizzata da dimensioni ridotte e maggiore gusto

"Poiché sono ancora molte le arance che non hanno raggiunto l'adeguata maturazione, si raccoglie 'a due mani' e non 'a scendi albero' - commenta Aurelio Pannitteri con il gergo di chi è nel mestiere da tempo - Questo comporta costi di manodopera molto alti, ma preferiamo sostenerli piuttosto che mandare sul mercato prodotto ancora non maturo".

Questo è l'anno per eccellenza dell'arancia Baby Rosaria, caratterizzata dalle dimensioni ridotte. "Il calibro inferiore non incide negativamente sulla qualità, ma, anzi, la migliora - afferma il presidente della OP - perché nei calibri piccoli c'è più gusto, quindi da alcuni anni abbiamo voluto valorizzare le arance di piccola dimensione, dando loro un'identità che fosse subito percepita dal consumatore".

Nella foto a sinistra: Taclè Rosaria, ibrido derivante dall’incrocio tra le due cultivar che gli danno il nome, l’arancia Tarocco e la clementina

Altro prodotto su cui l'azienda punta, inserito nell'assortimento Rosaria dall'anno scorso, è Taclè, un ibrido derivante dall'incrocio tra le due cultivar che gli danno il nome, l'arancia Tarocco e la clementina. Con la sua soffice buccia dal tono arancio intenso, la polpa screziata di rosso, l'assenza di semi e il sapore zuccherino con retrogusto acidulo, "Taclè è una primizia che racchiude il meglio degli agrumi da cui proviene" dichiara Pannitteri.

Riflettori puntati anche su Nova, una clementina che da qualche anno arricchisce la gamma a marchio Rosaria e permette di valorizzare l'intero territorio su cui l'azienda opera, dalle pendici dell'Etna fino alla costa jonica, dove il salso del mare dà a questa clementina un sapore speciale. "Questa clementina tardiva – afferma il manager – ha tutte le caratteristiche per incontrare il gusto dei consumatori. I distributori l'hanno capito e la stanno accogliendo con favore".

Nella foto a destra: Nova Rosaria, clementina tardiva che cresce sulla costa siciliana jonica, dove il salso del mare le dà un sapore speciale

In relazione alla modalità con cui il prodotto è presentato sui punti vendita, OP Rosaria punta tutto sul confezionato. "Nel mondo in cui viviamo, la gente è sempre di corsa, presa da mille impegni, e non ha né voglia né tempo di scegliere il prodotto sfuso - afferma Pannitteri - Oltretutto la GDO nei reparti ortofrutta non ha personale dedicato! E non parliamo del fatto che per produrre lo sfuso c'è bisogno di molta più manodopera in magazzino, perché non è compatibile con l'automazione dei macchinari. Siamo sempre più convinti che ormai la strada sia quella del confezionato, chiaramente scegliendo materiale eco-sostenibili, rispettosi dell'ambiente che ci circonda, che noi utilizziamo regolarmente".

Da dicembre a marzo, andrà in onda sulle principali reti RAI e Mediaset e su La7 il pluripremiato spot TV che racconta con efficacia la qualità e l'origine degli agrumi Rosaria e di come abbiano dentro il fuoco dell'Etna. Lo spot si inserisce come fiore all'occhiello all'interno di una comunicazione integrata che copre più canali: una massiccia campagna digital, la diffusione dello spot radio sulle più importanti emittenti nazionali (RAI Radio 1, Radio 2 e Radio 3, Radio Montecarlo, Radio 101 e Radio 105), le telepromozioni con protagonista Mara Venier a Domenica In.

"La campagna è nata dall'esigenza di comunicare al pubblico le peculiarità di un frutto di stagione dalla freschezza autentica e tipicamente siciliano, ma anche l'impegno e la cura con cui viene prodotto" commenta Aurelio Pannitteri.

Per maggiori informazioni:
Aurelio Pannitteri
OP Rosaria - Pannitteri & C. srl
S.P. 135 - km 0,3
95032 Belpasso (CT) - Italia
+39 095 7913562/3
[email protected]
www.aranciarosaria.eu
Data di pubblicazione:

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