La stagione turca degli agrumi è in pieno svolgimento e, sebbene la situazione sia diversa a seconda del prodotto, nel complesso sembra essere abbastanza buona. Per quanto riguarda i limoni, è quasi terminata la prima grande campagna.
Esra Soyleyen, managing partner dell'azienda d’esportazione turca di frutta Aksun, afferma: "A livello di volumi, non abbiamo una produzione eccessiva di limoni, ma i calibri sono molto grandi, non ci sono molti frutti di piccola pezzatura, il che pone la Turchia in una posizione forte per i programmi di vendita al dettaglio. Anche la disponibilità e i prezzi sono molto stabili. Pertanto, abbiamo potuto fare una pianificazione a lungo termine con i clienti. La stagione dei limoni Interdonato si è conclusa con un aumento delle vendite di circa il 25% rispetto all’anno precedente, il che è un buon segno".
"Ora è il momento dei limoni Lamas. Rispetto all'anno scorso, i Lamas sono inferiori di circa il 20% in termini di volumi, ma la qualità è ancora ottima, così come i calibri. Ci aspettiamo quindi una buona campagna fino alla fine della stagione dei limoni turchi. L'anno scorso abbiamo continuato a consegnare i limoni fino alla fine di aprile, ma penso che quest’anno finiremo prima, dato che alcune regioni hanno subito anche danni provocati dalla grandine abbattutasi circa dieci giorni fa".
Per quanto riguarda i mandarini, la Aksun spera anche di aumentare significativamente i livelli di esportazione. Spiega Soyleyen: "Tutte le varietà di mandarini stanno vivendo un'ottima stagione anche a livello di qualità, disponibilità e prezzi. Iniziamo la stagione con i Satsuma, per poi passare ai Nova, la cui campagna terminerà entro la fine della settimana 52 e, dai primi giorni del 2024, consegneremo nuove varietà di mandarini, come i Tango. Anche il gusto, il colore e il calibro dei frutti sono eccellenti e abbiamo già una stagione piena di consegne di mandarini fino alla settimana 10 del 2024. Se non ci saranno condizioni meteo impreviste in inverno, il nostro piano è quello di aumentare i nostri volumi d’esportazione di almeno il 30%".
Secondo Soyleyen, i consumatori europei più giovani sono meno interessati alla categoria dei pompelmi. Per fortuna questo calo della domanda è coperto da altri mercati. "Sia per le varietà di pompelmi precoci che per quelle tardive, la produzione e la qualità sono buone. Le vendite sono più stabili, il che è positivo perché, negli ultimi cinque anni, abbiamo assistito a un leggero calo delle vendite, ma solo in Europa. Direi che non è un prodotto interessante per le nuove generazioni, che preferiscono prodotti più dolci come gli easy peeler o le arance. Ma poiché, in questa stagione, copriamo molti altri mercati alternativi, le nostre vendite di pompelmi sono molto più elevate rispetto agli anni precedenti, grazie alle vendite all'estero".
A causa della carenza di arance si è creato un gap sul mercato europeo che rappresenta una concreta opportunità per la Aksun, secondo Soyleyen. "Le arance sono il prodotto più impegnativo per la Turchia perché, ormai da molti anni, la maggior parte dei volumi non è destinata all'Europa. Questo perché Spagna, Grecia e anche Egitto, hanno prezzi sempre più alti. Ma a causa dell’attuale carenza, occupiamo una posizione molto forte sul mercato. Per le arance della Aksun, è l'annata migliore dal 2015. Inutile dire che quest'anno siamo molto soddisfatti delle arance, sia per i calibri grandi che per le promozioni dei supermercati in retine da 2 kg".
"Attualmente disponiamo di uno stabilimento di 31.000 metri quadrati, con 40 celle refrigerate. Questo ci dà un forte vantaggio in termini di raccolta e stoccaggio. Prima delle piogge o del possibile rischio di grandine e gelo, raccoglieremo oltre 8.000 tonnellate, il che ci pone in una posizione molto forte come fornitori, perché le nostre scorte sono sempre disponibili per contratti a lungo termine con i clienti", conclude Soyleyen.
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Esra Soyleyen
Aksun
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