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Arance rosse in tv: guarda la trasmissione di 7Gold!

"La qualità organolettica non è condizionata dal calibro"

"Anche se quest'anno le arance hanno un calibro medio inferiore rispetto a un'annata normale, il gusto e la qualità che le contraddistinguono non sono di certo inferiori". E' solo uno dei concetti espressi durante la trasmissione "L'inimitabile gusto delle arance di Sicilia" andata in onda domenica 24 dicembre (nell'orario di punta, alle 13.30) sulla tv a diffusione nazionale 7Gold, nell'ambito del format "La natura dal campo alla tavola". La trasmissione è condotta dal giornalista Cristiano Riciputi, mentre l'inviata è Camilla Rupalti.

"La produzione 2023/24 delle arance rosse di Sicilia è iniziata con ritardo - ha affermato il produttore Lucio Olivieri - ma ora è a regime. A causa delle alte temperature e mancanza di pioggia dei mesi autunnali, il calibro dei frutti è inferiore alla media, ma ciò non toglie nulla alla loro qualità organolettica. Se la stagione ci darà una mano, avremo prodotto fresco fino ai primi giorni di giugno, grazie alle varietà più tardive".

I ricercatori stanno lavorando continuamente per mantenere alto il livello della produzione siciliana. Alcuni servizi dal "Crea" di Acireale hanno posto l'accento sulle strategie per combattere alcune malattie, fra le quali la "Tristeza" e altre che incombono sulle piantagioni, al fine di garantire sempre la produzione regionale. Marco Caruso ha spiegato come il lavoro dei ricercatori sia continuo per selezionare nuove varietà più adattabili ai cambiamenti climatici e per ampliare il calendario di raccolta. Silvia Di Silvestro ha posto l'accento sul lavoro per prevenire e superare le malattie selezionando i geni resistenti.

Dopo che il tecnico Daniele Verzicco di Compo expert ha illustrato alcuni dettagli sulla nutrizione, è stata la volta di Salvatore Barbagallo direttore CSEi di Catania. "Con il clima in continuo mutamento, specialmente sul fronte di lunghi periodi di siccità, l'irrigazione deficitaria è una pratica che va messa a punto e applicata sempre di più. Si tratta di irrigare con un 20-30% in meno di acqua, mantenendo i medesimi risultati finali di produttività e qualità. Ovviamente serve una tecnica ben affinata, che abbiamo messo a punto e che sta dando buoni risultati".

"Portiamo sulle tavole dei consumatori un prodotto che è stato controllato prima dall'occhio umano, poi da 64 occhi di altrettante telecamere nella linea di selezione" ha esordito Salvatore Rapisarda, direttore del Consorzio Euroagrumi. "Gli agrumi con qualche difetto estetico o di calibro troppo piccolo finiscono all'industria per la trasformazione, mentre tutti gli altri sono poi spediti, nell'arco di poche ore rispetto alla raccolta, ai mercati generali e ai supermercati".

Stefano Soli, direttore marketing di Valfrutta, ha portato un esempio concreto: "Una mia amica ha trascorso alcuni giorni in Sicilia e qui le hanno offerto, a colazione, una spremuta con le migliori arance rosse locali. Per lei è stata un'esperienza che, seppur non nuova, ha rappresentato la spinta per acquistare regolarmente questo prodotto una volta tornata a casa. Quando la frutta e la verdura riescono a raccontare il territorio, compiono il miglior servizio di marketing possibile, perché descrivono quanta passione e laboriosità ci sia dietro ad una singola confezione. Di arance, in questo caso".

La nutrizionista Carlotta Rapisarda ha ricordato che "gli agrumi stimolano il sistema immunitario e consumare 150 grammi al giorno di arance permette di soddisfare il 90% del fabbisogno giornaliero di vitamina C. E questo al di là del calibro degli agrumi".

A chiusura di trasmissione, lo chef Fabio Sciletta ha proposto spaghetti quadrati con alici, arance, pesto di finocchietto selvatico e mandorle tostate.