Le immagini di questi ultimi giorni sono eloquenti: in Germania e Francia il mondo agricolo protesta contro la Politica agricola comunitaria e su situazioni contingenti come l'alto livello del prezzo del gasolio. Vi sono autostrade bloccate e gesti eclatanti come riversare letame nelle strade più trafficate o di fronte a palazzi di potere.
"Per lavoro viaggio parecchio - afferma Rocco De Lucia, general manager di Siropack - e in Germania ho visto lunghe file di trattori, e di conseguenza automobili, con agricoltori in piena protesta. Le motivazioni sono tante ma, informandomi, ho capito che per lo più sono legate a scelte europee concernenti la PAC o altre direttive di stampo ambientalista, come quelle legate al packaging. Anzi, le definirei nazi-ambientaliste".
"Rimango particolarmente sorpreso - aggiunge De Lucia - del fatto che in Italia non avvenga nulla, nonostante le scelte europee penalizzino tutto il sistema, non solo quello tedesco o francese".
Proteste fino alla porta di Brandeburgo a Berlino
Va quindi avanti la protesta degli agricoltori soprattutto in Germania, dopo la decisione del governo di Olaf Scholz di tagliare i sussidi per il settore. Anche ieri proteste e blocchi stradali hanno creato non pochi disagi in diverse città tedesche.
Agricoltori olandesi e tedeschi protestano insieme
Manifestazioni che, nelle intenzioni degli organizzatori, si protrarranno per tutta la settimana e a cui si sono associati anche i camionisti.