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I buyer: “L’innovazione sia mirata alle vere esigenze dei consumatori”

La Gdo chiede uno stop alla frammentazione varietale

Prima giornata della fiera Marca archiviata con un messaggio chiaro per il settore ortofrutticolo: innovare sì, ma con criterio e secondo le reali esigenze dei consumatori. Se ne è parlato in fiera durante i convegni organizzati da SG Marketing, che hanno richiamato al Marca Forum centinaia di persone.

Nella tavola rotonda di martedì 16 gennaio dedicata al mondo mele, i buyer della Gdo sono stati chiari: innovare sì, ma con criterio. "Concentratevi sulle nuove varietà già in essere, investite sulle migliori - ha detto Marco Guernelli di Conad - senza volerne proporre di nuove a tutti i costi. Le nuove varietà devono garantire sostenibilità ambientale oltre che economica, non dimenticatelo. Voi produttori di mele non fate gli errori di altre categorie, come pesche e nettarine, meloni...".

Marco Guernelli (Conad)

Salvo Garipoli di SG Marketing ha animato il dibattito con la seguente domanda: "Ho contato almeno 28 varietà di mele, fra tradizionali e club, disponibili in vendita. Si riesce a valorizzarle tutte?"

Germano Fabiani di Coop Italia

Germano Fabiani di Coop Italia è stato chiaro: "Abbiamo dei reparti ortofrutta, non dei supermercati dedicati interamente alle mele, quindi inutile moltiplicare le varietà".

Giancarlo Amitrano di Cedigros è stato chiaro: "Se per le varietà tradizionali il consumatore sa cosa aspettarsi, per le nuove mele club spesso è un salto nel buio. Occorre far presagire al consumatore quello che sta per acquistare, per non deludere le sue aspettative".

Manuel Bonadio di Seven spa

Manuel Bonadio di Seven spa ha ricordato che "le varietà tradizionali sono ancora vincenti, però occorre spingere le nuove con una comunicazione mirata e informativa, più che pubblicitaria".

Amitrano ha raccomandato di non pretendere troppo sul lato prezzi: "Le varietà club non devono essere una 'roba da ricchi', ma avere comunque un prezzo che non si discosti troppo dalle consolidate".

Guernelli ha sottolineato che "come Conad, abbiamo sfoltito l'offerta semplificandola, ma senza banalizzarla. Puntiamo a mele riconoscibili dal punto di vista territoriale".