Gli esportatori egiziani hanno avviato il loro programma di commercializzazione delle arance Valencia, che rappresentano la gran parte dei volumi di agrumi egiziani, in un contesto di tensioni geopolitiche e problemi legati al cambiamento climatico. Per Mohamed Maatouk, amministratore delegato di Egyptian Emirati, "è fondamentale continuare a dare la giusta attenzione alle preoccupazioni dei clienti e far convergere i nostri sforzi per superare la crisi".
Maatouk afferma: "Abbiamo iniziato la stagione agrumicola 2023/24 positivamente e con grandi speranze, considerata la migliore qualità e i maggiori volumi degli agrumi egiziani in questa stagione. Il cambiamento climatico ha avuto dei risvolti positivi per gli agrumi egiziani, poiché abbiamo iniziato la stagione prima del previsto, a causa delle temperature più calde, e questo ci ha consentito di prolungare la stagione d’esportazione. Nel complesso, le perturbazioni climatiche hanno portato a una qualità eccezionale delle arance e un equilibrio dei calibri, a differenza della scorsa stagione".
Tuttavia, il clima è stato meno clemente in molte altre aree del mondo, e questo ha portato a dei cambiamenti nel commercio con l’Egitto. Maatouk spiega: "Gli esportatori spagnoli sono arrivati in massa in Egitto per stipulare contratti e riuscire a garantire una fornitura costante sui loro mercati. Si tratta di un nuovo parametro nella mappa della concorrenza e preannuncia una stagione molto competitiva".
Il secondo sviluppo chiave che pesa fortemente sulla campagna agrumicola egiziana, e sul commercio internazionale in generale, sono le conseguenze della guerra in Medio Oriente, che ha causato una crisi dei trasporti nel Mar Rosso. Maatouk aggiunge: "Non ha alcun impatto sulle nostre esportazioni verso Europa o Russia, ma ha delle conseguenze sulle nostre attività in mercati altrettanto importanti, come i Paesi del Golfo, India, Cina, Malesia e Hong Kong. Questi sono i mercati principali nel settore delle arance".
Maatouk continua: "Ora è necessario bypassare il Mar Rosso e fare una deviazione aggirando l'Africa, con pesante impatto su prezzi e orari. Detto ciò, siamo ancora in contatto con i nostri clienti asiatici, che continuano a inviarci i loro ordinativi. Speriamo che questo problema venga risolto al più presto così da migliorare la sicurezza del commercio internazionale".
Nell'insostenibile attesa di una soluzione della guerra nella regione, la parola d’ordine degli esportatori egiziani è 'qualità', secondo quanto riferisce Maatouk, il quale conclude: "Gli esportatori egiziani hanno continuato ad aderire ai rigorosi standard di qualità nel 2024. Il rispetto delle certificazioni internazionali come GlobalGAP e ISO ha rafforzato la fiducia nelle arance egiziane. C'è stata anche una maggiore attenzione alle pratiche sostenibili e rispettose dell'ambiente, in linea con gli sforzi globali verso la sostenibilità".
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Mohamed Maatouk
Egyptian Emirati
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