Il 12 gennaio 2024, la Commissione di ricorso dell'Ufficio comunitario delle varietà vegetali (CPVO) ha emesso la tanto attesa decisione sulla controversia riguardante la novità delle varietà di mele Cripps Pink e Cripps Red. Al termine di una complessa e approfondita analisi giuridica, la Commissione ha ritenuto che la decisione di respingere il ricorso mancasse di "dettagli e chiarezza" e "non fosse in linea con i principi legali di buona amministrazione, certezza giuridica e obbligo di motivazione delle decisioni".
Cripps Pink cv.
Secondo la Commissione, le evidenze presentate da Teak Enterprise PTY sono riuscite a dimostrare la distribuzione illimitata della cultivar ai vivai e ai coltivatori da parte della WAAA (Western Australian Agriculture Authority, ora DPIRD), anche sotto i nomi Pink Lady e Sundowner in Australia, prima della ‘bar date’ stabilita dalla normativa dell’Ue sul diritto di protezione delle varietà vegetali.
Teak Enterprise PTY è una società australiana che detiene i diritti di riproduzione delle piante (PBR) su Barnsby/PLBAR B1, una mutazione della Cripps Pink che gode di diritti PBR indipendenti in molte giurisdizioni, inclusa l'Australia.
Geoff Godley, presidente di Teak Enterprise PTY, ha spiegato: "Il Dipartimento in Australia non ha mai richiesto i diritti di proprietà intellettuale sui risultati della John Cripps. Questa è una storia ben nota in Australia". Teak è stata in grado di raccogliere un gran numero di evidenze, inclusa la documentazione ufficiale a cui si accede dagli archivi della WAAA (Western Australian Agriculture Authority, ora DPIRD) e una dichiarazione giurata firmata nel 2015 dal leggendario John Cripps (morto a maggio 2022), riportando i dettagli delle circostanze riguardanti la diffusione dei costituenti varietali ai vivai e ai coltivatori commerciali australiani.
Prima della Teak, la validità del marchio Cripps Pink dell'Ue era stata contestata anche da Lynnell Brandt, proprietario dei marchi Pink Lady® in USA e Messico, e presidente della Pink Lady America. Il caso è stato respinto dalle sentenze definitive dei tribunali dell’Ue che non hanno trovato alcuna prova convincente della consapevolezza o del consenso della WAAA allo sfruttamento commerciale delle varietà da parte dell’industria frutticola australiana. Ma questa volta, le evidenze presentate da Teak, che contestava anche la varietà Cripps Red/Sundowner, non potevano essere ignorate o trattate come nel caso precedente.
La decisione della Commissione di ricorso, che ha condannato il CPVO a pagare anche tutte le spese legali, è ancora impugnabile dinanzi al Tribunale. In ogni caso, avrà sicuramente un impatto significativo, visti gli effetti retroattivi delle dichiarazioni di nullità, e costituirà anche un precedente nei futuri procedimenti e nelle valutazioni delle novità da parte della CPVO.
Roberto Manno e il suo studio legale WebLegal hanno rappresentato sia Teak Enterprise PTY che Pink Lady America in questi procedimenti dinanzi al CPVO e al Tribunale dell'Ue, oltre ad essere responsabile di altri procedimenti legali in relazione alle opposizioni sul marchio Wild Pink dinanzi all'EUIPO.
La decisione della Commissione di ricorso è consultabile, cliccando qui.
Per maggiori informazioni:
Jill Burbery
Proprietary Variety Management
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