Le aspettative dell'Uruguay per la stagione agrumicola 2024 parlano di un aumento in volume di circa il 35% rispetto all'anno scorso. "Ci stiamo riprendendo dopo la siccità che ci ha colpito. In generale per arance, mandarini e limoni, ci aspettiamo un aumento dei volumi esportabili tra il 30 e il 35% rispetto al 2023", afferma Marta Bentancur, dell'Unione dei produttori ed esportatori di frutta di Uruguay (UPEFRUY).
Bentancur segnala una buona stagione estiva delle piogge che probabilmente porterà a frutti di calibro adeguato. "Ultimamente è piovuto e i calibri dei frutti sono promettenti. Avremo frutti di pezzatura media", afferma Bentancur. L'anno scorso le esportazioni di limoni uruguaiani sono state di 8.416 tonnellate, mentre quelle di arance sono state di 26.059 ton. Le esportazioni di mandarini sono state di 33.840 ton, per un totale esportato di 68.315 ton.
Le prospettive iniziali del mercato sono buone
"Per quanto riguarda la domanda di mandarini e arance, le cose sembrano andare molto bene, con una richiesta soddisfacente anche negli Stati Uniti e in Europa. I prezzi sembrano promettenti e ci consentono di arrivare sui nostri mercati principali con frutti molto buoni. Gli Stati Uniti sembrano essere un ottimo mercato per mandarini e arance e l'Europa registra una grande richiesta di arance. Per i mandarini nell'Ue e nel Regno Unito, il dazio sull'export è del 16%".
Sui mercati dei limoni, la situazione è diversa. I Paesi leader nelle esportazioni, Argentina e Sudafrica, sono i Paesi da monitorare. Afferma Bentancur: "Per quanto riguarda i limoni, anche se l'anno scorso abbiamo avuto una stagione molto favorevole, ormai la parola d'ordine è incertezza. Dovremo aspettare e vedere come si muoveranno Argentina e Sudafrica, e capire come gestire la stagione. Per tutte le diverse tipologie di agrumi, i prezzi per tonnellata risultando soddisfacenti".
Nessun effetto diretto dai problemi nel Canale di Panama o nel Mar Rosso
Bentancur afferma che, sebbene non siano direttamente colpiti dai ritardi nel Canale di Panama o dalla crisi nel Mar Rosso, indirettamente possono influenzare. "Il Canale di Panama non è direttamente un problema per noi, dato che andiamo negli Stati Uniti attraverso l'Oceano Atlantico fino a Philadelphia. Per quanto riguarda il Mar Rosso, esportiamo poco in quella zona. Il fatto è che se altri fornitori come il Sudafrica o anche il Perù non possono mandare la frutta attraverso il Canale di Panama, andranno negli Stati Uniti o ne manderanno di più in altri mercati che riforniamo noi. Quindi, alla fine, i problemi nei canali di Suez e di Panama influenzeranno tutti noi, direttamente o indirettamente", spiega Bentancur.
I produttori uruguaiani affermano che i loro alberi sono in salute e carichi, con frutti che sviluppano adeguati calibri e colore, rendendoli impazienti di iniziare la stagione. "Gli esportatori sono già ansiosi di iniziare la stagione con le clementine per gli Stati Uniti. Vogliamo avviare la stagione agrumicola 2024 alla fine di marzo o all'inizio di aprile", conclude Bentancur.
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Marta Bentancur
UPEFRUY
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