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"Ci auguriamo possa trattarsi di un primo e contenuto focolaio"

Nuovo ceppo di Xylella ritrovato in Puglia, parla un agronomo fitopatologo

Il recente ritrovamento di un nuovo ceppo di Xylella su 6 delle 18 piante campionate di mandorlo a Triggiano (Bari) sta generando molte preoccupazioni tra gli operatori e frutticoltori locali. A quanto pare, questa variante del batterio denominata Xylella fastidiosa sottospecie "fastidiosa" (genotipo ST-1) non intacca gli ulivi, ma colpisce vigneti, mandorleti e ceraseti.

In foto: batterio Xylella fastidiosa al microscopio

Abbiamo chiesto un parere a Vittorio Filì, agronomo fitopatologo di Bari e past president dell'Associazione Regionale Pugliese dei Tecnici e Ricercatori in Agricoltura (ARPTRA). "Non si conoscono ancora la portata, il valore di questo ritrovamento (derivante dalla capillare attività di monitoraggio della Regione Puglia) e l'efficienza nella diffusione, ma tutti ci auguriamo possa trattarsi di un primo e contenuto focolaio, che sarà eradicato nell'immediatezza sulla base delle misure previste dagli articoli da 7 a 11 del Reg. UE 2020/1201. Dopo più di 10 anni dal ritrovamento, in cui sono stati distrutti milioni di ulivi in Salento, perché infettati da Xylella fastidiosa sottospecie "pauca", ora sale la preoccupazione con la variante diagnosticata e pericolosa anche per uva e drupacee. In Puglia, si contano circa 30mila ettari soltanto di uva da tavola, sommati agli oltre 80mila ettari per l'uva da vino, tutti localizzati prevalentemente nelle province di Bari e Taranto. Areali poi in cui si registra una forte attività produttiva legata al ciliegio e al mandorlo. Bisogna capire dalla scienza, e quindi dai ricercatori del CNR di Bari, che negli ultimi anni hanno svolto un lavoro encomiabile e utile per l'intero territorio europeo, quale sia il rischio epidemiologico che la nuova sottospecie di Xylella fastidiosa "fastidiosa" possa rappresentare per il futuro di queste coltivazioni. Ci auguriamo che il rischio sia basso. Al momento, è prematuro fare ipotesi. Il monitoraggio capillare che Regione Puglia sta svolgendo ci darà presto ulteriori indicazioni e delucidazioni".

La Xylella Fastidiosa è un batterio trasmesso da un insetto vettore detto Philaenus Spumarius (chiamato comunemente sputacchina), che si insedia nel sistema xilematico e lo occlude, non consentendo così alla linfa grezza di passare. In maniera lenta si ha dunque il disseccamento di parti della pianta, fino alla sua morte completa. Ci si augura che il comportamento di questo nuovo ceppo possa risultare meno aggressivo di quello originario, scoperto dagli esperti nell'ottobre del 2013.

Adulto di Philenius spumarius, vettore di Xylella

Le piante infette dalla nuova sottospecie verranno immediatamente abbattute, per poi procedere con un monitoraggio a tappeto nel raggio di diversi chilometri dal luogo del ritrovamento, utile dunque a intercettare eventuali altri alberi infetti.

"Sarà necessaria - aggiunge Filì - la collaborazione delle aziende agricole nell'attuazione del Piano d'azione della Regione Puglia, per contrastare la diffusione di Xylella fastidiosa che prevede, misure fitosanitarie obbligatorie utili a ridurre la popolazione del vettore (Philaenus spumarius) di Xylella fastidiosa, e le lavorazioni superficiali del terreno (arature, fresature, erpicature e trinciature) per contrastare le forme giovanili dell'insetto".