Dopo il Lazio e l'Emilia Romagna, la Calabria si posiziona come il terzo maggiore produttore di kiwi in Italia. La Regione sta vivendo un trend di crescita positivo, con un'estensione di circa 3.500 ettari dedicati alla coltivazione di questo frutto. Il successo del kiwi in Calabria è attribuibile alle condizioni climatiche ideali, caratterizzate da un ambiente caldo e umido, e alla qualità dei terreni. Questi fattori contribuiscono alla produzione di frutti di alta qualità, riconosciuti tra i migliori a livello mondiale per le loro distinte caratteristiche organolettiche.
Da qui la scelta di guardare anche al Giappone, il cui mercato si contraddistingue per una domanda di prodotto superiore all'offerta disponibile. In proposito, il Masaf è attualmente impegnato a negoziare con le autorità nipponiche la messa a punto di un protocollo fitosanitario condiviso.
Il kiwi calabrese si prepara quindi a conquistare il palato dei giapponesi. È il risultato che potrebbe scaturire dall'assenso prestato dalla Regione Calabria all'ingresso del Comitato per la promozione del kiwi calabrese nel gruppo di lavoro istituito presso il Sevizio fitosanitario nazionale del Ministero della Sovranità alimentare.
Quest'ultimo ha programmato l'effettuazione dei test necessari per il prossimo ottobre, in concomitanza con l'inizio della nuova campagna di produzione. Il Comitato, da parte sua, tramite i propri corrispondenti in Giappone, è già impegnato in attività di promozione presso i maggiori buyer ortofrutticoli del Paese, che hanno mostrato grande interesse al brand Calabria.
Anche le organizzazioni di produttori calabresi hanno manifestato ampia disponibilità, dichiarandosi pronte ad aderire alla campagna di verifiche del Masaf, alla presenza delle autorità fitosanitarie giapponesi presso i propri stabilimenti. Aderiscono e sostengono l'iniziativa anche Confagricoltura, Coldiretti e l'Ordine degli Agronomi della Provincia di Reggio Calabria.
Per maggiori informazioni: www.regione.calabria.it