Solo le mele del Trentino e dell'Alto Adige hanno una minima presenza, in questo periodo, a Bruxelles, in particolare in alcuni negozi della città. Invece, presso il popolare mercato di Anderlecht, non vi è traccia di ortofrutta italiana: considerati i prezzi praticati, sarebbe impossibile e o quasi essere competitivi da parte del "made in Italy".
In generale, la provenienza dell'ortofrutta non è quasi mai indicata. Le foto di questo articolo risalgono a venerdì 31 maggio e sabato 1 giugno, scattate durante una visita nella capitale del Belgio.
Albicocche spagnole a 1,75 euro/kg
Il mercato di Anderlecht (dal nome del quartiere in cui si trova) è popolare e lo si vede anche dai prezzi. La qualità dell'ortofrutta mediamente è bassa e le quotazioni rispecchiano questa realtà. Venerdì mattina i venditori di ortofrutta avevano tutte le referenze possibili del periodo, ma quasi sempre in packaging anonimo e/o riciclato, senza quindi una provenienza certa del prodotto.
Finocchio, piccolo di calibro e di qualità bassa, a 1,25 euro/kg
Ma ciò non sembra importare a nessuno. Sono poche le referenze ben imballate nel packaging originale: in prevalenza, la merce viene presentata sfusa sui banchi. Unica eccezione, alcune albicocche spagnole, che però risentivano del troppo tempo trascorso dalla raccolta. Il prezzo era comunque molto basso: 1,75 euro/kg.
Ciliegie alla rinfusa a 4 euro/kg
Un altro prezzo basso era quello dei finocchi, 1,25 euro/kg, ma anche in questo caso l'ossidazione dei punti di taglio faceva intuire che il prodotto avesse molti giorni alle spalle.
Sempre al mercato, le ciliegie si potevano trovare a 4 euro/kg, versate in sacchetti tramite una paletta come quella che si usa per la farina o le granaglie: da verificare la tenuta del prodotto dopo essere stato urtato dal sottile spessore della paletta.
Meloni a 1 euro al pezzo
Anche per patate e limoni i prezzi erano popolari: 1,25 euro/kg per entrambi, anche se c'è da riflettere sulle differenze fra l'uno e l'altro articolo (esempio costi di produzione, raccolta e logistica), con qualche perplessità circa il fatto di essere offerti allo stesso prezzo.
Una piccola veduta del mercato di Anderlecht
Il mercato era comunque molto frequentato ed è un punto di riferimento per il vasto quartiere popolare. In passato era un mercato all'ingrosso, trasformato poi al dettaglio con una parte dedicata all'alimentare e un'altra a generi diversi.
Mele italiane ben esposte in un negozio di Bruxelles. Non era però riportato il prezzo
Sempre al mercato, erano molto convenienti i meloni a 1 euro al pezzo. Non erano di grosse dimensioni, ma per 1 euro non si può neppure pretendere troppo. Se l'imballo era quello giusto, la provenienza era spagnola.
Altre mele italiane in un negozio a Bruxelles
Vi è stata anche l'opportunità di visitare una decina di negozi di ortofrutta della città. In almeno la metà vi erano mele italiane, nelle confezioni a marchio delle realtà produttive di Trentino e Alto Adige.
Altre mele italiane. Non era esposto il prezzo
Il mercato era comunque molto frequentato ed è un punto di riferimento per il vasto quartiere popolare.
Mirtilli a 3,25 euro a vaschetta
Una bella "botta" il radicchio tondo tipo Chioggia. In un negozio (in una zona non centrale della città), il prezzo esposto era di 7,95 euro/kg.
Radicchio tondo a quasi 8 euro/kg
In un altro negozio vi era un ampio assortimento di piccoli frutti, fra cui mirtilli in vaschette di alluminio di quelle che si usano in cucina, dal peso non definito ma probabilmente attorno ai canonici 125 grammi. Il prezzo era di 3,25 euro a vaschetta.
Fragole dal Belgio
Le fragole erano l'unico articolo di provenienza chiara, o, per lo meno, il cartellino scritto a mano riportava la qualità "extra" e l'origine belga. Un cestino (non se ne conosceva il peso, ma probabilmente sui 500 grammi) a 4,95 euro, due cestini a 9,50 (con uno sconto quindi di 40 centesimi).
L'ingresso dello storico mercato di Anderlecht, già sede del macello pubblico