Il cambiamento climatico ha posto in evidenza il comportamento delle cultivar di kiwi a polpa verde, gialla e bicolore rosso.
Kiwi Soreli: pianta vigorosa, fioritura un mese prima dell'Hayward e del kiwi Supplì
In questo lavoro si mettono a confronto due varietà a polpa verde: L'Hayward, cultivar più coltivata al mondo, e il kiwi Supplì, varietà ottenuta per mutazione genetica o per via gamica 35 anni fa, che ha attirato l'attenzione dei produttori perché non crea allergie, mentre l'Hayward risulta allergenica nei soggetti predisposti.
Kiwi Hayward: scarsa produzione di fiori pistilliferi a causa della mancanza di ore di freddo
La produzione dell'Hayward nell'Agro Pontino, prima del cambiamento climatico, nelle aree più vocate a nord di Latina (Cisterna-Aprilia) risultava di 40-50 tonnellate a ettaro.
Esaminata una pianta di Supplì di 4 anni, il numero dei fiori pistilliferi è risultato di 400, mentre per una pianta di Hayward più datata, la fioritura è risultata inferiore del 70% rispetto a quella del Supplì.
Pianta di kiwi Supplì di 4 anni con 400 fiori pistilliferi che non hanno risentito della mancanza di ore di freddo (700 ore sotto 7°C)
L'Hayward ha mostrato una scarsa produzione a causa della mancanza di ore di freddo: nella stagione autunno/vernina, 700 ore inferiori a 7 °C.
Kiwi Soreli: pianta vigorosa e produttiva
Le ore di freddo risultano indispensabili per ottenere la maturazione delle gemme e, quindi, un ottimo germogliamento e un'ottima produzione.
Kiwi Soreli
Per evitare il rischio di carenze di ore di freddo, nel passato si utilizzava il prodotto Dormex (idrogeno cianammide) idoneo a interrompere la dormienza della pianta, ma poi ne è stato vietato l'uso, spostando l'orientamento dei coltivatori su altri prodotti che agiscono come interruttori della dormienza, come il Citokin.
Kiwi Soreli
Cambiamenti del clima e orientamenti degli actinidicoltori
Per difendersi dalle ripercussioni negative dovute al cambiamento climatici, si sono constatati negli actinidicoltori orientamenti innovatavi rispetto alle coltivazioni tradizionali, basati sull'actinidicoltura neozelandese caratterizzata da una esperienza iniziata nel 1906 (65 anni prima rispetto a quella italiana del 1971).
Kiwi Soreli
Nella foto a destra: kiwi Supplì, allegagione
Le ripercussioni negative (aumento delle temperature, piogge torrenziali, trombe d'aria, gelate primaverili, grandinate particolarmente dannose, siccità) hanno influito sulle fasi fenologiche, penalizzando le tradizionali e ottime produzioni.
Sono nati actinidieti con coperture realizzate mediante teloni di polietilene e con tipologie di reti di colori appropriate alle esigenze del kiwi.
Si è promossa la ricerca delle cultivar resistenti alle alte temperature e alla siccità, come la varietà cinese "Ruiyu" presentata nell'ottobre del 2022 dalla Hema Fresh (colosso cinese del supermercato), coltivata nella provincia dello Shaanzi.
Non mancano actinidieti sperimentali in serra con sesti d'impianto ravvicinati e la tecnica di coltivazione delle piante con sviluppo verticale.
Il kiwi Supplì ha dimostrato di produrre bene, superando le difficoltà generate dal cambiamento climatico.
Altra varietà interessante è Soreli, a polpa gialla, ottenuta in Italia e che si è distinta per una fioritura anticipata di circa un mese rispetto alle due cultivar sopra descritte e dimostrando tolleranza alla carenza di ore di freddo.
Nelle foto qui sopra e sotto a destra: kiwi Supplì
Azione allergenica del kiwi (assente nel Supplì)
Sin dall'inizio del consumo dei frutti a polpa verde (esempio: cultivar Hayward) è emerso tuttavia che alcuni consumatori lamentavano forme allergiche a livello dell'apparato respiratorio e irritazione della bocca e della gola.
Sintomatologia allergica al kiwi
Prurito e bruciore della bocca, nausea, dermatite, asma, dolori addominali, bruciore dello stomaco, rash cutanei, problemi respiratori e collassi.
Per maggiori informazioni:
Ottavio Cacioppo
[email protected]