"Qualcuno ha finalmente capito che pesche e nettarine a pasta bianca, quando raccolte al giusto punto di maturazione, sono fenomenali dal punto di vista organolettico. Peccato che per alcuni anni nessuno le chiedeva e così gli agricoltori le hanno espiantate senza fare un ricambio. Oggi invece la domanda è molto superiore dell'offerta". Lo afferma Mirco Zoffoli, collaboratore commerciale dell'azienda "Domenico Laghi" di Forlì.
Mirco Zoffoli
"In questo periodo pesche e nettarine sono, in generale, molto richieste, mentre la disponibilità non è elevata. Il risultato è che le celle sono vuote e i prezzi soddisfacenti - continua Zoffoli - anche se i calibri sono inferiori alla media. Dal calibro A in su, le vendite sono facili, mentre è più difficile piazzare il B e il C. L'andamento meteo ha causato un anticipo di maturazione di 10-12 giorni e questo ha penalizzato la crescita dei frutti".
Oltre che al mercato italiano, l'azienda punta anche sull'estero, in particolare la Svizzera. "Anche qui - dice il referente - le cose negli ultimi anni sono cambiate, con la Spagna che è molto presente. Ma quelle catene della Gdo che vogliono frutta di qualità, talvolta lavorata a mano, possono rivolgersi solo a noi".
Una peculiarità della "Domenico Laghi" sta proprio nella lavorazione a mano di albicocche e pesche piatte, per cui ritirano dai propri conferitori questi articoli più maturi rispetto a chi deve passarli in una macchina.
Jenny Ghiddi
Spiega la titolare Jenny Ghiddi: "Per la lavorazione a mano possiamo contare su alcune collaboratrici specializzate che, per tutta la campagna estiva, confezionano con cura tutte le albicocche e le pesche piatte che transitano dal nostro stabilimento. Il risultato è un prodotto raccolto più maturo, e quindi di qualità organolettica superiore, che ha una conservabilità più lunga. E i clienti, anche quelli esteri, apprezzano".
Come confermano Ghiddi e Zoffoli, "i costi per la lavorazione manuale sono maggiori del 30%, ma il risultato è notevole. La frutta viene trattata con delicatezza e possiamo dire ai nostri produttori di raccogliere frutti più maturi, quindi con un °brix maggiore. Non dovendo passare dalle calibratrici meccaniche, possiamo permetterci di maneggiare frutta più delicata".
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Domenico Laghi Sas
Jenny Ghiddi
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