Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Uva Maula, parla il Consorzio Nu.Va.U.T e il CREA

Accordo tra pubblico e privato: quando le cose funzionano

Gli ettari totali investiti a uva nera seedless e precoce Maula sono 60, metà di questi attualmente in produzione e localizzati esclusivamente nelle province di Bari e Taranto. Il 90% dei vigneti sono coperti da film termoplastici, la restante parte invece da reti.

Il presidente del Consorzio Nu.Va.U.T (Nuove Varietà di Uva da Tavola), Giacomo Suglia, fornisce alcuni dati su quanto fatto finora grazie all'accordo con il CREA per la viticoltura ed enologia di Turi (Bari).

"I risultati ottenuti sono visibili in campo e ora anche sui bancali ortofrutticoli, dopo circa 10 anni di duro lavoro. Siamo tra i pochi in Italia a finanziare la ricerca pubblica al fine di ampliare l'assortimento varietale dell'uva da tavola, un comparto in continuo cambiamento, che negli ultimi anni ha attraversato momenti difficili. Quella recentemente iniziata è la prima e vera campagna commerciale per l'uva Maula, con un incremento dei volumi disponibili del +40%, se paragonati al 2023. Parliamo comunque di impianti giovani messi a dimora negli ultimi 12-36 mesi, pertanto le rese tenderanno a crescere gradualmente. Se i feedback dovessero continuare a mostrarsi positivi in termini quanti-qualitativi e con prezzi soddisfacenti per i coltivatori, proprio come sta accadendo in questi giorni, crediamo potrebbero essere realizzati parecchi nuovi impianti il prossimo anno. C'è già tanta richiesta anche dalla Sicilia per l'uva Maula, varietà che, insieme a Egnazia e Daunia, possono essere messe a dimora in tutto il territorio nazionale ed europeo. Abbiamo da poco acquisito i diritti di privativa per queste 3 nostre cultivar. Un doveroso ringraziamento va alle 23 aziende pugliesi produttrici di uva da tavola che compongono il nostro Consorzio, alle quali inizialmente sono state fornite le piante per la sperimentazione".

Condizioni contrattuali per poter impiantare Maula
Il produttore associato al Consorzio Nu.Va.U.T è tenuto a pagare 0,50 €/marza e 500 €/ettaro; cifre che raddoppiano invece per le aziende agricole esterne. "Crediamo di aver dettato delle condizioni economiche comunque accessibili, così da consentire a tutti di poter valutare e sperimentare le nostre varietà. La commercializzazione è libera, non ci sono vincoli sul conferimento della merce. Le somme vengono reinvestite in progetti di ricerca e sviluppo, non solo per sperimentare nuove selezioni ma anche per affinare tecniche colturali e/o condurre test sul comportamento/adattamento delle piante nei luoghi oggetto delle prove. Finora le aziende associate a Nu.Va.U.T sono 23".

Vigneto e grappolo Maula - foto scattate il 21 giugno 2024

Invece Rocco Perniola, tecnologo del CREA per la viticoltura ed enologia di Turi (Bari) dichiara: "Siamo orgogliosi del lavoro fatto in questi anni. Le conferme, che provengono dal mondo produttivo e più ancora da quello della commercializzazione, stanno alimentando la diffusione della varietà".

Grazie alle attività di ricerca realizzate nel progetto VALNUVAUT (finanziato nell'ambito del PSR Puglia 2014/2022 – Misura 16 – Cooperazione – Sottomisura 16.2 "Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie") è stato possibile osservare come in tutti gli areali pugliesi di produzione di uva da tavola, la varietà Maula abbia dato risultati eccellenti in termini produttivi e qualitativi delle uve. Bene si è adattata agli areali di coltivazione prossimi a Mola di Bari (da dove la varietà prende il nome) e a tutto il sud-est barese, ma ottima qualità è raggiunta pure nelle zone precoci del Tarantino, da Ginosa a Grottaglie. Nelle zone interne, le produzioni, pur perdendo di precocità rispetto alle aree costiere, garantiscono eccellente qualità e permettono una continuità di commercializzazione nelle settimane successive alle produzioni precocissime e precoci degli areali costieri. Dalle osservazioni svolte, buono è il comportamento della varietà innestata sui due portinnesti più diffusi negli areali pedoclimatici pugliesi: 1103P e 140 Ru".

Da sinistra: Rocco Perniola (tecnologo CREA di Turi), Riccardo Velasco (Direttore del CREA Viticoltura Enologia), Giacomo Suglia (presidente NUVAUT) e Donato Antonacci (ex direttore Crea di Turi).

In riferimento alla precocità, la varietà Maula risponde bene alla coltivazione con protezione per l'anticipo del germogliamento e della maturazione, per sfruttare appieno le possibilità di raccolta a inizio campagna (nel 2024 i primi grappoli sono stati raccolti nella prima quindicina di giugno). "Buona anche la risposta delle viti alla coltivazione sotto rete, dove il periodo tra germogliamento e maturazione si conclude in minor tempo. Infatti, la coltivazione sotto rete, durante il periodo che va dall'invaiatura alla maturazione delle uve consente alle viti di non subire gli elevati stress termici dovuti alla presenza di teli plastici in prossimità della vegetazione; pertanto, l'attività fotosintetica nelle foglie è garantita per un periodo più lungo durante la giornata e l'accumulo di zuccheri risulta intensificato nelle viti e nell'uva, rispetto ai vigneti che nella stessa fase fenologica sono coperti con teli plastici. Anche nei vigneti coperti è possibile ottenere tali risultati, intervenendo nelle fasi finali della maturazione delle uve, riducendo le superfici di vigneto coperte con teli plastici e garantendo un buon arieggiamento alle viti.

Allevamento piantine in camera di crescita, ottenute da incroci derivati da due varietà apirene.

Il tecnologo Perniola infine spiega che dalla sperimentazione è emerso un buon comportamento di altre varietà testate nelle attività del progetto VALNu.Va.U.T, in particolar modo per l'Egnazia e l'Aika (a bacca nera), la Daunia e la Ursi (a bacca rossa) e Mesania e Genusia (a bacca verde-giallo).

Per maggiori informazioni:
VAL.Nu.Va.UT
+39 080 479 6032
facebook.com/valnuvaut/