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"Parole d'ortofrutta" di Giancarlo Amitrano

Non sono tutti Satnam

No, non ci sto a vedere l'ortofrutta laziale, ma anche nazionale, accusata di creare con la sua gestione dei listini un esercito di Satnam! La tragedia del bracciante Satnam Singh, deceduto a Latina a causa del mancato soccorso da parte del suo datore di lavoro deve di per sé essere, come corretto che sia, un monito ad imprese, istituzioni ed operatori della filiera agricola a tenere alto, altissimo il livello di attenzione.

Ma l'omissione di soccorso, l'eventuale omicidio preterintenzionale, le irregolarità amministrative e quant'altro la magistratura dovesse accertare sul caso singolo, nulla c'entrano con i beceri commenti di questi giorni che allertano i clienti dei supermercati ad aborrire i prezzi bassi in ambito ortofrutta, in quanto gli stessi sarebbero la causa di manodopera sottopagata, sfruttata, lasciata morire sul ciglio di una strada invece che essere soccorsa.

Si tratta di mero opportunismo mediatico, di propaganda demagogica e surreale che come spesso accade nell'Italico paese trasforma la pars pro toto, accanendosi su quei settori forse meno forti a livello di autotutela come quello agricolo in primis.

Se il ragionamento fosse questo, non capisco perché accanimento similare non lo si ritrovi in ambito edilizio, nel mondo delle calzature da ginnastica, nel dorato mondo del luxury, tutti comparti dove l'eventuale sfruttamento della manodopera non trova neanche la scusante dei listini bassi, che anzi renderebbero meno appetibile l'acquisto.

E la premessa non vuole negare assolutamente che esista dell'imprenditoria agricola dedita allo sfruttamento come principale metodo di sostegno del proprio conto economico, ma da qui a disincentivare l'acquisto di prodotti a basso prezzo scorre ben più di un mare.

Anzi, molto spesso i prezzi bassi di determinate referenze, si pensi alle seconde categorie e ai calibri piccoli, sono proprio il metodo per sostenere la filiera garantendo un ritirato omogeneo dell'intera produzione senza generare troppi scarti e proponendo una corretta scala valori nelle proposte assortimentali.

Mi piace girare quando posso per visitare le aziende agricole e più di una volta ho trovato presso molte di queste delle comunità di stranieri perfettamente integrate nel territorio e completamente in simbiosi con l'azienda di appartenenza, intuendo in questo sodalizio la via primaria per la redenzione di capitale umano altrimenti destinato al nulla, senza patria e dimora.

Vorrei evitare che anche le mie parole rischino di diventare demagogia, e allora chiudo esortando tutti gli operatori media, professionisti o non, a evitare di fare proclami colmi di 'ignorantia', ossia di non conoscenza dei processi attinenti al mondo agricolo.

Del resto, dopo un incidente stradale non ho mai letto di inviti a non acquistare automobili di prima fascia o con forti sconti a listino in quanto potrebbero incentivare la costruzione di vetture qualitativamente scarse o indurre a sottopagare gli operai addetti a quella linea di montaggio.

No, non sono tutti Satnam e se lo sono non è sempre colpa delle politiche di prezzo adottate dai retail.

Giancarlo Amitrano
responsabile ufficio acquisti ortofrutta
catena Cedigros

(Rubrica num. 45)