Sostenibilità in agricoltura significa anche razionalizzare le risorse, mantenendo o addirittura migliorando l'efficienza dei processi produttivi. Ed è così che le aziende orticole guardano sempre più all'innovazione tecnologica! Una delle fasi più difficili da gestire è senz'altro il clima in serra e variabili come temperatura e umidità sono assoggettate a loro volta all'irraggiamento solare e al vento. Gestire questi parametri in maniera certa e secondo dati precisi, fa la differenza per la riuscita di una buona campagna agraria. Ne è consapevole Alessandra Alessandrello, giovane manager dell'azienda di produzione e commercializzazione Melanzì di Vittoria.
Alessandra Alessandrello mostra gli attuatori del sistema di automazione messo a punto da Lualtek
"È il nome del nostro brand a rivelare il core business dell'azienda – dice Alessandrello – che per l'appunto è la melanzana, lunga, tonda violetta, striata, bianca e mini egg plant. Insomma, produciamo e commercializziamo questo ortaggio in tutte le varietà e con un certo successo sui mercati internazionali. Tuttavia la gestione delle coltivazioni, complici i cambiamenti climatici, oltre che la necessità di razionalizzare risorse e costi, ci ha messi sulla strada dell'automazione delle nostre serre".
Alessandra Alessandrello in un serra a fine coltura che mostra un termoigrometro, ovvero il sensore che fornisce l'input al software di "manovrare" l'apertura o chiusura, parziale o totale degli sportelli laterali della serra. Sulla dx Angelo Ombrini, sales manager di Lualtek.
"L'esperienza ha avuto un'evoluzione un anno fa, quando siamo venuti a conoscenza della tecnologia Lualtek – continua l'intervistata – che si basa, a differenza di altri sensori più costosi, su onde radio (totalmente wireless) e che non necessitano dell'istallazione di cavi o reti. L'applicazione della strumentazione, una volta tarata secondo le esigenze della specifica serra, si riduce a poche ore e non richiede internet, reti informatiche intra aziendali o reti elettriche. I sensori forniscono l'input a un software che, attraverso gli attuatori, azionano l'apertura dei laterali della serra in funzione delle necessità ristabilendo, grazie a un termoigrometro, il clima ideale alla coltura. L'estrema facilità dell'uso della tecnologia Lualtek, a costi veramente contenuti, adesso ci dà la possibilità di agire da remoto e senza l'ausilio di operatori in campagna. Lualtek ci ha anche risolto un problema tecnico che avevamo con il sollevamento dell'acqua irrigua dai pozzi che prima causava l'insabbiamento del bacino artificiale da cui partono le condutture verso le serre. L'apposizione di un congegno a tempo di altissima precisione adesso interrompe l'afflusso dell'acqua quando la presenza di sabbia eccede, lasciano libero l'invaso e le condotte da sedimenti".
La centralina meteo posizionata sul palo dell'illuminazione esterna in azienda
"Tutte queste operazioni prima erano nel mansionario del nostro personale – rivela la manager – mentre adesso basta un accesso dal pc o da smartphone per controllare ognuno di questi aspetti a qualsiasi distanza. Se si dovesse presentare qualche anomalia, magari un guasto al motore che manovra l'apertura degli sportelli laterali, allora il sistema invia un alert per segnalare l'eventuale inconveniente direttamente nel posto in cui avviene. Abbiamo iniziato con una serra lo scorso anno e siamo già arrivati a dotare ben sei serre con questa tecnologia. Ben presto sarà presente su tutti i 5 ettari da noi coltivati".
Ecco il monitor dal quale l'Azienda Melanzì gestisce il clima in serra da remoto
"Il sistema Lualtek fornisce grandi vantaggi, ad esempio l'agricoltore doveva recarsi in azienda per controllare la temperatura 6 o 7 volte al giorno – dice dal canto suo Angelo Ombrini, sales manager di Lualtek – Oggi lo fa solo quando è strettamente necessario. I sensori e gli attuatori sono altamente innovativi e assemblati in house. Vi è inoltre la possibilità di installare sensori modulari, realizzati in maniera mirata in base ad altre esigenze, come il funzionamento dell'antigelo o la fertirrigazione".
Melanzana bianca
"È anche possibile agire in modo mirato su micro zone dell'ambiente coltivato – conclude l'esperto - e applicare misure diverse sulla base delle condizioni di quella data pianta o di quella data zona. Grazie all'applicazione del machine learning, il software sarà in grado di suggerire e/o applicare delle modifiche ai parametri e alle soglie di attuazione e di prevedere l'andamento delle colture sulla base dei dati storici acquisiti".
Per maggiori informazioni: 
Lualtek srl
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