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Chioggia Ortomercato del Veneto: positivo il bilancio consuntivo del 2023

Inizio d'estate e tempo di bilanci per Chioggia Ortomercato del Veneto Srl, sulla stagione produttiva e dei conferimenti appena conclusa, sul consuntivo gestionale approvato con l'assemblea dei soci a fine aprile e sulle attività promozionali e istituzionali in corso.

Il risultato del bilancio consuntivo del 2023 si è chiuso con un utile di esercizio di 36.128 euro confermando che la Società è solida e che non vi sono oneri diretti o indiretti a carico del comune di Chioggia. La collaborazione con il Consorzio di tutela del radicchio di Chioggia IGP e la Camera di Commercio di Venezia e Rovigo consente di fare una positiva attività promozionale per il territorio anche partecipando alle più importanti fiere del settore quali Fruit Logistica di Berlino e il Macfrut di Rimini.

Il fatturato dei conferimenti dei radicchi dall'inizio dell'anno è stato di 5.686.429 euro, 4.513.459 per il tondo e 1.172.970 per il lungo con un incremento percentuale rispettivamente del 200% e del 90% rispetto ai valori dello stesso periodo di un anno fa.

"Nonostante un decremento dei conferimenti di circa il 10% per i radicchi - commenta l'Amministratore Unico della Società Giuseppe Boscolo Palo - il fatturato registrato in questi primi sei mesi è un risultato eccellente se rapportato al fatturato registrato per tutto il 2023, complessivo anche di altri prodotti, che era stato di 4.085.778 euro e che si avvicina a quello di tutto il 2022 che si era attestato su 6.421.864 di euro. Ovviamente quello che fa la differenza è la stagione primaverile (2° trimestre) dove il valore dei conferimenti ha toccato i 5.414.338 euro con prezzi medi per il radicchio tondo di 1,51 euro/kg e di 1,42 euro/kg per il lungo. Sulla diminuzione di prodotto conferito sicuramente hanno influito le condizioni climatiche estreme con temperature che sono passate in questa primavera repentinamente da tanto caldo a periodi con freddo anomalo che hanno fatto diminuire le rese per ettaro, ma potrebbero aver influito anche altre situazioni e comunque non avendo a disposizione dati certi su quanti ettari di radicchio sono stati messi a dimora non sapremo mai con esattezza se la diminuzione o l'aumento della produzione dipenda da questo o quel fattore, tutto il contrario della programmazione".

"Al nostro mercato - continua Boscolo Palo - viene riconosciuta a livello nazionale e non solo da tutti gli addetti del comparto radicchio un ruolo strategico. Infatti, è ritenuto punto di riferimento nella formazione del prezzo, tanto che il valore contrattualizzato direttamente in campo da molte aziende agricole con i commercianti viene maggiorato del 50% rispetto al prezzo astato nel mercato di Brondolo. Ed è qui che si annidano alcuni aspetti anomali perché molto spesso il valore base concordato rasenta il valore del costo di produzione influenzando spesso negativamente, soprattutto quando non c'è una forte domanda, proprio le aste che noi facciamo. È per questa ragione che il nostro impegno, mio e dei soci operatori di Chioggia Ortomercato, è rivolto verso la Direzione Agroalimentare regionale, Veneto Agricoltura, l'Avepa, l'ufficio statistiche della Camera di Commercio, i Centri di Impiego e la politica per cercare consenso tecnico e istituzionale alle nostre proposte, che da anni presentiamo, sulla istituzione di un catasto e sulla certificazione dei costi di produzione dei radicchi veneti".

"Siamo convinti che questi strumenti possano mettere in trasparenza l'operatività del sistema produttivo e commerciale e contrastare concorrenze sleali tra operatori ed eventuali forme di caporalato. Su questo tema abbiamo inviato più di un anno fa all'Amministrazione comunale una relazione e a gennaio una richiesta di incontro all'assessore all'agricoltura che al momento non hanno avuto ancora riscontro" conclude Boscolo Palo.

Data di pubblicazione: