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Marion Regan della Hugh Lowe Farms sulla raccolta robotizzata commerciale

"Questo tipo di tecnologia si è fatta attendere a lungo"

La Hugh Lowe Farms coltiva circa 5.000 tonnellate di fragole e 1.000 ton di lamponi e more nel Kent, in Inghilterra. Oltre a essere uno dei principali coltivatori di piccoli frutti del Regno Unito, l'azienda è anche in prima linea nella sperimentazione della raccolta robotizzata commerciale.

"La disponibilità e il costo della manodopera sono sempre stati un problema per i coltivatori di piccoli frutti, quindi lavoriamo insieme alla Dogtooth Technologies da quando è stata fondata, circa otto anni fa", ha affermato Marion Regan, amministratore delegato della Hugh Lowe Farms. "Di recente, i robot della Dogtooth sono stati recentemente utilizzati qui su base commerciale".

L'obiettivo principale di questi robot è la raccolta delle fragole, anche se si stanno effettuando delle sperimentazioni su altri frutti.

"La Dogtooth si è concentrata sulla raccolta, ma può occuparsi anche di altre funzioni, come le previsioni del raccolto. Al momento il robot può raccogliere per 16 ore al giorno, lavorando tutta la notte. Il caldo del giorno non è il momento ottimale per raccogliere la frutta e la notte non è il periodo ideale per i raccoglitori".

"È molto impegnativo trovare un numero sufficiente di raccoglitori, oltre al fatto che la qualità e la velocità dell'abilità delle persone possono variare, mentre il robot è programmato per raccogliere secondo le specifiche e per posizionare la frutta nelle casse, in base agli ordinativi. Abbiamo visto che il robot della Dogtooth può essere competitivo sul costo della raccolta, mentre la sua velocità è paragonabile al livello meno efficiente di produttività umana".

"Apprezziamo molto i nostri raccoglitori, alcuni dei quali sono molto qualificati e ci sarà sempre bisogno di loro, ma potremo impiegare una flotta di robot con meno operatori e ridistribuire la nostra manodopera altrove".

Grandi investimenti?
I robot possono rappresentare un grande investimento per le aziende, quindi la Dogtooth offre il servizio di raccolta, con una tariffa al chilogrammo, che dovrebbe avvicinarsi al costo della raccolta manuale.

"Tuttavia, il modello di business finale è quello di vendere robot ai coltivatori in modo che possano controllare la raccolta. I produttori pagheranno quindi un abbonamento al software per ricevere gli aggiornamenti. I robot Dogtooth sono stati progettati fin dall'inizio in un'ottica di ingegneria del valore. L'obiettivo è sempre stato quello di creare robot con un buon rapporto qualità-prezzo".

Non è necessario piantare varietà speciali che si adattino al funzionamento del robot, è sufficiente che abbiano una buona esposizione del raccolto. La raccolta robotizzata è molto diversa da quella meccanica che invece necessita di varietà particolari che facilitino il processo da parte delle macchine. Con Dogtooth, ciò che è adeguato per i raccoglitori, lo è per i robot.

"I trial commerciali presso la Hugh Lowe Farms vanno avanti da due anni su un lotto di più di un ettaro. Abbiamo le nostre squadre regolari di raccolta e quella robotizzata, tutte trattate allo stesso modo per quanto riguarda gli ordini e i sistemi di controllo della qualità. Abbiamo anche un'azienda australiana che produce piccoli frutti, la Burlington Berries, che sperimenta i robot Dogtooth in Tasmania, e questo ci consente di raccogliere dati tutto l'anno".

"Questo tipo di tecnologia era attesa da tempo e c'è ancora molto da imparare. Rappresenta una parte significativa della soluzione alla carenza e all'aumento dei costi della manodopera. Stiamo anche puntando a soluzioni tecnologiche sostenibili per le batterie e all'utilizzo dell'energia solare generata dalle aziende agricole. Solo attraverso le migliori pratiche e l'apertura all'innovazione possiamo affrontare l'aumento dei costi".

Per maggiori informazioni:
Marion Regan
Hugh Lowe Farms
+44(0)1622 812229
[email protected]
www.hughlowefarms.com

Data di pubblicazione: