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Pero, melo e vite le coltivazioni frutticole più a rischio

Meteo e difesa, gli agricoltori chiedono deroghe per l'uso dei principi attivi

"A causa delle recenti ed eccessive piogge, i produttori frutticoli di diverse regioni italiane del centro-nord, compresa l'Emilia Romagna, sono in grave difficoltà. Servono quindi deroghe per l'uso di alcuni principi attivi al fine di salvare le produzioni". Lo chiedono Paolo Stevanin e Willer Malavasi, referenti Copoi dell'Emilia Romagna. Copoi è un'associazione guidata da Marco Dallera.

"Le copiose e insistenti piogge – continuano i referenti - rendono necessario l'utilizzo di alcuni prodotti fitosanitari come l'abamectina contro il ragnetto rosso e il metiram per evitare l'insorgenza di malattie quali maculatura bruna e alternaria (per il pero), ticchiolatura (melo) peronospera e oidio per la vite. Ma per tali principi attivi la possibilità di acquisto è terminata il 28 giugno scorso, mentre l'utilizzo è possibile solo fino al termine del 2024".

Il problema è che dall'Unione europea si tolgono molecole senza che vi siano validi sostituiti. "Per tali motivi, è necessario provvedere a una deroga immediata del numero dei trattamenti permessi, e l'utilizzo di questi principi attivi".

Le deroghe sono ammesse in particolari condizioni, al fine di non perdere i raccolti, e talvolta anche per principi attivi che si usano in post raccolta. Ad esempio, una deroga è stata concessa il 26 giugno 2024 da Area Agricoltura Sostenibile, valida per l'intero territorio della Regione Emilia-Romagna, per l'impiego di 1,4-dimetilnaftalen come anti-germogliante su patata.

"Tale situazione è insostenibile e avrà come conseguenza l'azzeramento delle produzioni interessate", concludono Stevanin e Malavasi.