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"I commercianti hanno acquistato la merce già ad aprile"

Uve tradizionali: la richiesta è sorprendentemente alta

"C'è una ripresa di valore per le uve con semi dovuta a una serie di fattori – dice da Conversano (Bari) l'imprenditore Donato Fanelli - La forte riduzione delle superfici investite, le rese in calo di circa il 20%, specie per le seedless rispetto a una stagione normale, e il generale aumento della qualità garantita grazie alla professionalità dei coltivatori pare stiano mantenendo alta la richiesta di uve tradizionali, rimaste in secondo piano per il tanto atteso rinnovamento varietale".

A sinistra: uva Victoria. A destra, Red Globe.

Negli areali pugliesi fortemente specializzati alla coltivazione di uva, negli ultimi anni, sono stati espiantati diversi ettari con semi. "Ad esempio – riprende Fanelli - solo nella provincia di Taranto, più del 60% dei vigneti tradizionali sono stati recentemente espiantati e sostituiti con uve apirene. Ovviamente, gli effetti commerciali non sono tardati ad arrivare e risultano evidenti fin dall'esordio della nuova annata. L'economia da sempre ci insegna che se l'offerta si riduce, la domanda tenderà a crescere, come anche i prezzi di vendita, che segnano un incremento di circa 0,20 €/kg rispetto a un anno fa, nonostante l'arrivo anticipato sui mercati del prodotto pugliese, venduto insieme a quello siciliano. Ci sono commercianti che hanno acquistato uva Victoria, Italia, Palieri, Red Globe e altre cultivar con semi già ad aprile, cosa che non accadeva da tantissimo tempo. C'è chi ha anche deciso di accollarsi le spese di acinellatura (cioè di rimozione manuale degli acini sottosviluppati, ndR) pur di assicurarsi le partite ritenute da molti introvabili".

È opportuno ricordare che, nel 2024, l'uva precoce Victoria è stata inserita nel paniere dei prezzi al consumo, aggiornato annualmente dall'Istat per il calcolo dell'inflazione, entrando così negli attuali 1.915 beni e servizi elementari. "Chi preferisce mangiare grappoli con semi continuerà a comprarli anche in futuro, magari pagandoli qualche centesimo in più. Sarà difficile sradicare le abitudini di spesa di questi consumatori, che non vanno controcorrente, ma prediligono un altro prodotto. Non si escludono poi maggiori soddisfazioni economiche per quelle aziende che hanno deciso di mantenere parte delle superfici coltivate a varietà tradizionali".

Per maggiori informazioni:
Viva Frutta
Via Archimede 21,
70018 Rutigliano (Bari)
(+39) 080 21 45 158
Donato Fanelli - sales manager
(+39) 388 4783509
[email protected]
www.marchiatofresco.it