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Chicchi grandi come noci in provincia di Matera

Pioggia e grandine, danni ingenti a orticole e frutta locali

Le città di Policoro, Rotondella e Tursi risultano quelle più colpite dal violento nubifragio verificatosi nel primo pomeriggio di ieri (2 luglio 2024), intorno alle 13,30.

Sono bastati pochi minuti di grandine per distruggere diverse produzioni di zucchine, melanzane, barattiere, angurie, meloni, ma anche kiwi, agrumi e drupacee medio-tardive, come albicocche, pesche e susine. A provocare tale evento climatico distruttivo una perturbazione di origine nordatlantica, che ha raggiunto le regioni del Sud Italia sin dalle prime ore della mattina, generando così un crollo termico e una tregua dal caldo torrido.

Le grandinate, con chicchi di medie dimensioni (grandi come una noce), insieme alla pioggia intensa e alle fortissime raffiche di vento hanno fortemente danneggiato le coltivazioni di ortaggi e frutta, vanificando i sacrifici compiuti finora dagli agricoltori. Danneggiati anche molti beni strumentali e alcune strutture di copertura. Segni evidenti sono visibili sulle piante, le cui foglie e rami risultano compromessi e spezzati o con ferite.

I produttori spiegano che al momento è ancora difficile fare una stima dei danni: la situazione risulterà più chiara nelle prossime ore. In seguito all'eccezionale ondata di maltempo, nel pomeriggio di ieri la giunta del comune di Policoro si è riunita per deliberare la richiesta di stato di calamità naturale.

Si sono registrati danni anche alle auto e alle abitazioni.

Aggiornamento delle ore 14 del 3 luglio 2024
Dopo meno di 24 ore dall'episodio climatico che ha colpito alcuni comuni della provincia di Matera, i danni nei campi risultano già più evidenti.

Vincenzo Cristiano dell'azienda CriFruit localizzata a Policoro spiega: "Ci vorrà del tempo prima di riuscire ad alleviare le ferite e il dolore che il maltempo ha provocato a noi agricoltori. Abbiamo avuto danni su tutte le coltivazioni, sia sui giovani impianti sia su quelli più datati. Per gli agrumi della varietà Navel, ad esempio, a terra c'è oltre il 50% dei frutticini, caduti per la violenza del nubifragio, mentre quelli rimasti sulle piante si presentano lesionati, pertanto non idonei alla commercializzazione. A parte le perdite del prossimo raccolto, purtroppo segnaliamo la compromissione degli alberi".

Film termoplastico danneggiato dalla grandine

Gravemente danneggiati anche i film plastici di coperture dei fragoleti e alcuni impianti in fuori suolo. "Avevo posizionato il telo circa 7 mesi fa su una superficie totale coperta pari a 10 ettari - riprende Cristiano - ma ora bisognerà sostituire il tutto prima dell'avvio della nuova stagione. Il valore stimato del danno, soltanto per la plastica, è di oltre 70 mila euro. Massacrati dalla grandine anche diversi ettari di melone. Anche qui le perdine sono ingenti".

Luigi Oliveto, un altro produttore ortofrutticolo della zona interessata, commenta amareggiato: "Non avrò nulla da raccogliere nei prossimi mesi. Sono bastati 10 minuti di grandine, pioggia e vento per distruggere interi campi di melanzane, caroselli e fagiolini. Avrei dovuto staccare i primi frutti tra circa una settimana. Ora, in piedi rimane soltanto il recinto elettrico per la protezione dagli animali selvatici".