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Il commento di chi li coltiva in regime biologico

Lime: pezzature soddisfacenti per una coltivazione di prova

Sono in fase di ingrossamento i lime condotti in regime biologico dall'agrumicoltore Domenico Maraglino, il quale nel 2016 decise di mettere a dimora, in provincia di Taranto, alcune centinaia di piante della varietà Limetta di Tahiti, mostratasi presto una scelta ideale di diversificazione colturale sia per l'ottimo adattamento pedo-climatico sia per i risultati commerciali raggiunti.

"Credo di raccogliere i primi lime verso la fine dell'estate. Soddisfacente la pezzatura (al momento con diametro di circa 3 cm), malgrado quest'anno le rese risultino in netto calo, poiché sono reduce da una drastica potatura ritenuta necessaria per poter continuare a fornire un prodotto valido, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto estetico, considerata la grossa presenza di rami spinescenti".

L'interesse per il lime è crescente: il mercato dei frutti esotici e tropicali è in continua espansione negli areali italiani ritenuti più idonei, complice anche il cambiamento climatico. "Negli ultimi anni - riprende il produttore Maraglino - diverse sono state le telefonate ricevute da parte di imprenditori agricoli meridionali per chiedermi consigli sulla gestione e conduzione della mia coltivazione, informazioni che generosamente fornisco, poiché ritengo che, solo facendo massa, sarà possibile collocare al meglio le produzioni locali".

"Sebbene in Italia le superfici investite in lime stiano gradualmente aumentando, gli operatori sono comunque costretti a rivolgersi al Messico e Brasile. I prezzi di partenza ottenuti nelle stagioni passate non sono mai scesi al di sotto di 1,50 €/kg. Negli ultimi 4-5 anni è evidente un netto cambio delle temperature, con un calore eccessivo e prolungato nei mesi estivi, condizioni che, per ora, non compromettono le coltivazioni".

Per maggiori informazioni:
Azienda Agricola Maraglino Agrumi
Via San Leonardo, 34
74016 Massafra (Taranto)
+39 3456052313
maraglinoagrumi.com