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Parola della calabrese Adele Bifano

Piccoli frutti, "prima bisogna crescere nel proprio territorio"

"Siamo nel pieno della raccolta con i nostri piccoli frutti e registriamo 15-20 giorni di anticipo rispetto agli anni passati, per via delle temperature anomale che stanno ormai caratterizzando le stagioni. A causa di una pesante grandinata a fine aprile, le rese risultano inferiori". A dichiararlo, qualche giorno fa, è stata Adele Bifano, titolare dell'Azienda Agricola "Il Sentiero Del Capriolo", che gestisce due ettari di piccoli frutti - more, lamponi, mirtilli, ribes - nell'area di Acri, in provincia di Cosenza, coltivati in regime biologico certificato e destinati al mercato del fresco locale (per lo più vendita diretta) e alla produzione di composte e bevande.


Adele Bifano con il figlio Paolo Emilio, all'edizione di Sana 2022. "La prima post-pandemia, che mi ha riempito di nuovo il cuore di gioia"

Cambiamento climatico e ricambio generazionale
"Il cambiamento climatico ti obbliga a rivedere il modo di produrre: dal pieno campo meglio passare alle serre semi-coperte o totalmente coperte? Ora come ora, ammetto di essere spiazzata e di non avere risposte precise. Lavoro con tanta passione, ma mi trovo davvero a un bivio, venendo da anni duri dovuti alla pandemia e considerando che i miei figli non sono ancora sicuri di voler portare avanti l'attività di famiglia", continua Bifano. "Nell'anno del Covid-19, le mie piante stavano entrando nel periodo di piena produzione commerciale. Il primo impianto di piccoli frutti risale, infatti, al 2014. La paura mi ha frenato dall'investire in un ampliamento delle superfici, perché non sapevo se sarei stata in grado di gestire gli impianti e il lavoro che ne sarebbe scaturito. Ora continuo a essere frenata dall'idea che non ci sarà un cambio generazionale in azienda".

100% biologico
Questa "nicchia", è stata una scelta consapevole per la produttrice, spesso molto criticata. "Non ho guardato al mero guadagno, puntando solo ai numeri, pur essendo un'imprenditrice e avendo rischiato nel mio piccolo. Ho puntato su aspetti quali la salubrità e la sostenibilità. Ad esempio, non utilizzo neanche fertilizzanti di matrice organica: 'mi basta' quanto le piante riescono a produrre e sono appagata dal fatto che chiunque (adulti e bambini) volesse assaggiare i miei frutti, potrebbe farlo nella massima libertà e direttamente in campo", spiega Bifano.

Crescere nel proprio territorio, a livello colturale e culturale
Nel corso del tempo e, in particolare, dallo scorso anno c'è stata una sempre maggiore programmazione del lavoro per quanto concerne i trasformati: i clienti sono stati spronati a effettuare gli ordini con anticipo. "Per i piccoli frutti freschi, la vendita diretta è stata la chiave di volta per la mia azienda, dopo aver testato diversi canali, anche esteri. Mi piace pensare di essere riuscita a far comprendere alle persone che il prodotto non solo va mangiato il più fresco possibile, ma anche il più vicino possibile all'area di coltivazione".

"Prima bisogna crescere dove si vive, e poi si può guardare 'fuori'. Alla lunga i risultati arrivano, ma bisogna stringere i denti e lottare. Imprenditoria per me significa anche riuscire a decollare nel proprio territorio e far arricchire quest'ultimo, sotto tutti i punti di vista. Si cresce insieme, non da soli. L'obiettivo è duplice: colturale, cioè far conoscere i nostri piccoli frutti; culturale, cioè spiegare quando e come vengono coltivati, raccolti e trasformati, e chi lo fa", conclude Bifano.

Per maggiori informazioni:
Adele Bifano
Azienda Agricola Il Sentiero Del Capriolo
+39 335 8045358
[email protected]