L'andamento climatico differente nei diversi luoghi di consumo italiani ha modificato le preferenze di acquisto. Infatti, se nelle regioni settentrionali l'instabilità e le precipitazioni abbondanti hanno caratterizzato gli ultimi 3 mesi, al Centro-Sud, le prolungate ondate di calore hanno invece contribuito ad aumentare la domanda di frutta fresca.
A tal riguardo, Pietro Bastiano (in foto sotto), responsabile vendite della Fe.Vi Frutta per i mercati all'ingrosso, spiega: "Tocchiamo tutte le regioni, esclusa la Sardegna, con forniture quasi quotidiane in oltre 50 posteggi, ma quest'anno stiamo facendo un ottimo lavoro soprattutto nella parte centrale e meridionale d'Italia, dalla Toscana alla Sicilia. Questi clienti ci sorprendono più degli altri, con richieste soddisfacenti e in alcuni casi anche raddoppiate rispetto alla scorsa estate".
Dai dati dell'osservatorio Copernicus, nell'ultimo trimestre al Nord Italia la piovosità è aumentata del 70%, mentre al Centro e al Sud sono stati registrati valori termici fino 7 °C più alti rispetto alle medie degli ultimi 30 anni, dopo un inverno e un autunno altrettanto miti, che hanno generato conseguenze anche per le coltivazioni, con rese in calo e pezzature più contenute specie per le drupacee.
"Le vendite risultano più lente nelle regioni del Nord, se paragonate agli anni precedenti, mentre nel resto d'Italia l'andamento è decisamente positivo, complice pure l'avvio vivace del settore alberghiero e Horeca in generale. La frutta fresca è molto gradita: i prodotti che stiamo vendendo per la maggiore sono angurie, meloni gialletti, albicocche, percoche, nettarine, susine e pesche", conclude l'operatore.
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